Da novembre 2023 gli utenti di Meta di ben 30 paesi europei si sono trovati dinanzi a questo messaggio aprendo i propri profili social con due possibilità o pagare l’abbonamento oppure dare il consenso al trattamento dei dati per la profilazione. Molti hanno “scelto di prestare il consenso” anche perché l’alternativa sarebbe stata quella di pagare per un servizio fino ad allora gratuito (anche se di gratuità proprio non si può parlare, considerando che quei dati hanno un valore economico). Fino a quel momento Meta aveva utilizzato i nostri dati personali senza esplicito consenso, ma il Comitato europeo per la protezione…