di Cesare Sacchetti L’immagine che ci è stata trasmessa del mafioso nel corso dei decenni è una folkloristica veicolata principalmente dalla solita ideologia liberal-progressista attraverso la cinematografia occupata da tempo da tali circoli “intellettuali”. Siamo stati abituati ad immaginare il mafioso come un uomo con la coppola in testa, con la lupara in mano e che parla in stretto dialetto siciliano. Questo è il mafioso che ha trasmesso la cinematografia e la letteratura dove raramente si esce da tale stereotipo. La mafia però per essere compresa davvero non può prescindere da un’analisi che si interessi del vero potere che gestisce…