Riguardo la teoria virale, qualcuno mi sa spiegare come il virus della varicella possa infettare una persona e causare la malattia, ma poi invece di venire sconfitto dal sistema immunitario, rimarrebbe “dormiente” (dormiente? oggesù, e come, di grazia, visto che è una particella di DNA senza vita?) anche per diecine di anni, e poi si riattiverebbe in qualche modo, non si sa perché, causando un herpes o il fuoco di Sant’Antonio, due malattie completamente diverse fra loro e completamente diverse dalla malattia originale.
Ed ovviamente la teoria virale non cerca neppure di spiegare come sia possibile, è un atto di fede crederci, come per qualunque setta religiosa.
Ed arriva il vaccino covid, che sappiamo causi il Fuoco di Sant’Antonio. Ovviamente la spiegazione ufficiale è che il vaccino riattivi il virus “dormiente”, aprendo così la strada ad un nuovo vaccino.
Art: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35470920/
Le prove del mondo reale provenienti da oltre un milione di vaccinazioni contro il COVID-19 sono coerenti con la riattivazione del virus varicella-zoster
Astratto
Background: La riattivazione del virus varicella-zoster (VZV), che causa l’herpes zoster (HZ, sinonimo: fuoco di Sant’Antonio) nell’uomo, può essere una rara reazione avversa ai vaccini. Recentemente sono emerse segnalazioni di casi dopo la vaccinazione COVID-19.
Obiettivi: Lo scopo di questo studio era valutare se la frequenza dell’HZ aumenta dopo la vaccinazione contro il COVID-19 in un’ampia coorte, sulla base di dati del mondo reale. Come ipotesi, si è ipotizzato che l’incidenza dell’HZ fosse significativamente più elevata nei soggetti che avevano ricevuto un vaccino COVID-19 (Coorte I) rispetto ai soggetti non vaccinati (Coorte II).
Metodi: Le coorti iniziali di 1.095.086 pazienti vaccinati e 16.966.018 non vaccinati sono state recuperate dal database TriNetX e sono state abbinate per età e sesso al fine di mitigare i bias di confondimento.
Risultati: dopo l’abbinamento, ciascuna coorte contava 1.095.086 pazienti. Per il gruppo vaccinato (Coorte I), 2.204 soggetti hanno sviluppato l’HZ entro 60 giorni dalla vaccinazione COVID-19, mentre nella Coorte II, a 1.223 pazienti è stato diagnosticato l’HZ entro 60 giorni dopo aver visitato la clinica per qualsiasi altro motivo (cioè non vaccinazione). . Il rischio di sviluppare l’herpes zoster è stato calcolato come 0,20% e 0,11% rispettivamente per la coorte I e la coorte II. La differenza era statisticamente altamente significativa (P < 0,0001; test dei ranghi logaritmici). Il rapporto di rischio e l’odds ratio erano 1,802 (intervallo di confidenza al 95% [CI] = 1,680; 1,932) e 1,804 (IC al 95% = 1,682; 1,934).
Conclusioni: Coerentemente con l’ipotesi, una maggiore incidenza di HZ è stata statisticamente rilevabile dopo il vaccino COVID-19. Di conseguenza, l’eruzione dell’HZ può essere una rara reazione avversa ai vaccini COVID-19. Anche se le basi molecolari della riattivazione del VZV rimangono oscure, la compromissione temporanea dell’immunità mediata dalle cellule T specifica del VZV può svolgere un ruolo meccanicistico nella patogenesi post-vaccinazione dell’HZ. Si noti che la riattivazione del VZV è un fenomeno ben consolidato sia con le infezioni che con altri vaccini (ovvero questo evento avverso non è specifico per COVID-19).
Siamo entusiasti di comunicarvi la partnership tra Oggi Notizie e cazzeggiando, un social libero da CENSURE, Intelligenza Artificiale, e algoritmi di controllo. Con il nuovo social cazzeggiando hai la possibilità di pubblicare tu stesso notizie e argomenti di tuo interesse, aprire gruppi pubblici o privati e interagire con tutti gli iscritti attraverso una chat in tempo reale. Cazzeggiando preserva e promuove la possibilità di esprimersi e condividere opinioni, incoraggiando una discussione rispettosa e civile tra gli utenti.
Cazzeggiando non solo è totalmente gratuito, ma chi volesse sostenere il progetto sottoscrivendo un abbonamento avrà la possibilità di GUADAGNARE invitando amici ad iscriversi e monetizzare tramite i contenuti che pubblicherà