Ansaldi (direttore dell’Agenzia sanitaria): “ah quel calcolo altissimo”.
Interviene un’altra dirigente Alisa che spiega: “Ho parlato con uno scagnozzo di Figliuolo e mi ha detto che noi Regione abbiamo mandato dei dati non allineati… dobbiamo diciamo riconciliare”. Con un altro interlocutore entrato nella stanza, Cozzani discute e scherza sulla difficoltà di avere i vaccini e chiarisce cosa è accaduto con Toti: “Il problema qual è stato… che io avevo già truccato, lui li ha presi, cosa è accaduto li ha riaumentati, quando me li ha rimandati gli ho scritto “ma cazzo pres, ma sono fuori” e lui ha detto “ma li ho un po’ aumentati” e io “ma l’avevo già fatto io” e cazzo dimmelo che l’hai già fatto te, aspetta un secondo” .. vabbè”.
Ma avete capito con chi abbiamo a che fare? Queste sono le istituzioni, questi sono i rappresentanti dello Stato (e del popolo)
Liguria, i dati falsati: “Ho parlato con uno scagnozzo di Figliuolo…”
Si allarga l’inchiesta che ha travolto il governatore della Liguria Giovanni Toti, oltre alla presunta corruzione adesso si è aperto anche un nuovo filone dell’indagine della Procura di Genova. I pm hanno messo nel mirino ancora una volta il governatore e il suo capo di gabinetto Matteo Cozzani, l’accusa è di falso: avrebbero gonfiati i dati dei malati Covid per ottenere più vaccini. Ma ci sarebbe anche un fascicolo aperto relativo per presunti favori, ricambiati con finanziamenti, a quattro imprenditori della sanità privata. Agli atti dell’indagine – riporta Repubblica – c’è il resoconto di un clamoroso tentativo di “truccare” i dati della popolazione ligure per ottenere un maggior numero di vaccini. Siamo a fine marzo 2021, il Covid uccide ancora e i vaccini sono attesi in tutte le regioni. In alcune intercettazioni telefoniche ed ambientali nel suo ufficio, Cozzani parla con il direttore dell’Agenzia sanitaria Filippo Ansaldi e gli chiede di mandargli i dati delle “coperture vaccinali che abbiamo mandato improvvidamente a Figliuolo“.
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