In questa edizione del Tg di #Byoblu24 affrontiamo il tema dei vaccini e dei conflitti di interesse che molti medici noti al pubblico televisivo avrebbero con diversi colossi farmaceutici. Quanto sono credibili degli esperti che propongono come unica soluzione all’emergenza un vaccino, laddove ricevono finanziamenti e sponsorizzazioni proprio da multinazionali farmaceutiche che hanno come loro principale business la produzione di vaccini? Il Codacons, l’associazione a difesa dei consumatori, non avrebbe dubbi al riguardo e ha presentato vari esposti contro il professor Roberto Burioni, aventi ad oggetto i suoi presunti conflitti di interesse con aziende farmaceutiche. Abbiamo ricostruito i più importanti di questi esposti con l’aiuto dell’ufficio legale dell’associazione a difesa dei consumatori.
In politica interna ci occupiamo della delicata questione dell’attivazione del MES. In un primo momento sembrava che la senatrice di +Europa, Emma Bonino, avrebbe dovuto presentare una risoluzione per chiedere l’accelerazione del ricorso al cosiddetto Fondo salva Stati, ma il Governo ha deciso di derubricare l’iniziativa politica. Sul tema Byoblu ha sentito l’economista ed europarlamentare della Lega Antonio Maria Rinaldi, il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova e il deputato della Lega Claudio Borghi. A questo link potete firmare la Petizione per nazionalizzare il debito pubblico con i BTP Italia: https://go.byoblu.com/LiberiamociDalD…
In seguito parliamo della sostituzione del pubblico ministero di Bergamo Maria Cristina Rota che, pochi giorni fa, aveva interrogato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro. Il pm Rota lascerà il suo posto al collega Angelo Antonio Chiappini, il cui nome è finito all’interno dell’inchiesta che coinvolge l’ex componente del CSM Luca Palamara, accusato dalla Procura della Repubblica di Perugia di corruzione.
Infine parliamo delle nuove sanzioni contro il governo di Bashar Al Assad contenute nel Caesar Act dall’amministrazione Trump e che entrerà in vigore dal 17 giugno. Secondo un’analisi del Washington Institute il governo degli Stati Uniti vorrebbe utilizzare in maniera decisa l’arma delle sanzioni per portare al definitivo collasso il governo di Assad e costringerlo alla resa o al negoziato.
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