GIUSTO PER RICORDARE E MAI DIMENTICARE …
DEMAGOGIA DI COMODO
Mi vengono girate in privato le dichiarazioni delle varie associazioni “per la libertà di scelta” in merito a questi referendum abrogativi del decreto Lollò.
Le ragioni addotte sono deboli e poco convincenti, a mio avviso persino vigliacche e fuorvianti.
Nessuno ha le palle di dire le cose come stanno, tutti parlano di effetto mediatico del “no” e glissano sui potenziali effetti giuridici del “sì”.
Va ricordato sempre che se vince il no la legge resta esattamente com’è ed è già un grande vittoria, perché è una bestia che ormai conosciamo bene e sappiamo come attaccare: chiunque abbia voluto opporsi l’ha fatto senza grandi problemi e le sanzioni sono state irrogate in caso rarissimi perché per contestarle bastano 43 euro dal GdP, senza neanche necessità di un avvocato.
CHE SUCCEDE SE VINCE IL SÌ?
Con il primo quesito si abroga la perentorietà dell’elenco dei vaccini obbligatori MA non si modifica la ratio legis, che resta connessa al rispetto del piano vaccinale elaborato dal Ministero della salute.
Siccome al comma 4 dell’art. 1 permane l’esistenza di un obbligo vaccinale, in sostanza si apre un mondo nuovo e sconosciuto relativo ai trattamenti obbligatori, che potranno essere stabiliti liberamente dal ministro con atto amministrativo.
L’effetto concreto è che eventualmente si dovrà impugnare di volta in volta questo piano vaccinale e loro ne faranno un altro, e poi un altro e poi un altro, sempre diverso e quindi da studiare ex novo per capire.
Inoltre, se tolgono la sanzione amministrativa – che al momento è un vincolo insuperabile per la PA, in quanto deve seguire un iter specifico che di fatto impedisce che possano essere attuate altre misure più dannose (non più solo di natura amministrativa), allora niente vieterà di introdurre limitazioni alla capacità genitoriale, andando potenzialmente dall’inoculo forzato alla perdita della custodia dei figli.
D’altro canto tutto l’iter di acquisizione e trattamento dati resterebbe, così come il dovere dei DS di non mettere più di due alunni non vaccinati per classe.
Considerando che esiste già una anagrafe vaccinale tenuta dalle ASL… Svincolare l’acquisizione dei dati dall’iscrizione alla sola scuola dell’infanzia COSA produce, in concreto?
Insomma, i geniali referendum sono totalmente pro governo e la cosa non può che risultare lampante a chiunque conosca un po’ la legge e, soprattutto, l’orientamento istituzionale.
D’altronde basta leggere il testo “coordinato” (cioè quel che della legge resterebbe vigente) per capire la mostruosità della faccenda.
https://lauracarosi.com/2024/12/10/legge-lorenzin-la-trappola-referendaria/
Ci stanno proponendo di scambiare una bestia vecchia e stanca, incapace ormai di danneggiare chiunque la affronti, con un’orda potenzialmente infinita di bestie sconosciute, giovani e nel pieno vigore.
Anche no, grazie!
Laura Carosi