Dopo sette anni di intense battaglie legali il dottor Dario Miedico ha ottenuto una significativa vittoria legale. La Corte di Cassazione ha annullato la sua radiazione dall’Ordine dei Medici di Milano, sanzionata nel 2017, stabilendo che le accuse a suo carico erano “inconsistenti e prive di fondamento”.
Il caso di Miedico inizia nel 2017, quando, in seguito all’introduzione della legge Lorenzin, che imponeva nuovi obblighi vaccinali alla popolazione infantile, il medico si trovò al centro di una feroce polemica. La legge, che rispondeva anche a degli accordi internazionali, in particolare con gli Stati Uniti, mirava a rendere l’Italia un leader in un discutibile progetto di sanità pubblica.Dario Miedico, medico legale, critico di lunga data delle politiche vaccinali soprattutto se obbligatorie e promotore di un approccio più consapevole e meno legato agli interessi economici delle grandi corporazioni farmaceutiche, fondò nel 2018 il movimento SìAMO. Il gruppo si propone di contrastare l’ “autoritarismo scientifico” e la “deriva autoritaria” da parte delle istituzioni, che abusano del potere conferito agli ordini professionali per soffocare le voci critiche all’interno della professione medica.Nel suo messaggio di ringraziamento ai sostenitori, Miedico ha espresso un rinnovato impegno civile per l’eliminazione di tutti gli ordini professionali, criticando aspramente la gestione della presunta pandemia di COVID-19 e mantenendo una posizione ferma contro l’obbligatorietà delle vaccinazioni.
L’annullamento della sua radiazione rappresenta non solo una vittoria personale per Miedico, ma anche un simbolo di speranza per le nostre libertà e per quanti sostengono la libertà di espressione nel contesto medico-scientifico.
La decisione della Corte di Cassazione riapre quindi non solo il caso di Dario Miedico ma anche il più ampio dibattito sulla regolamentazione della professione medica in Italia e sul ruolo della scienza e dell’etica nella politica sanitaria.
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