“Gli hub vaccinali, che io ho sempre chiamato mattatoi di Stato, sono una riflessione che avevo già fatto all’epoca. Perché hanno creato questi lab vaccinali? La cosa più intuitiva…
La gestione della campagna vaccinale contro il Covid-19 in Italia ha sollevato molteplici interrogativi, soprattutto riguardo alla scelta di creare hub vaccinali esterni agli ospedali per la somministrazione dei vaccini. Su questo tema, l’avvocato Pier Luigi Fettolini ha espresso un punto di vista critico e provocatorio, affermando che tale scelta avrebbe potuto essere motivata dal desiderio di evitare responsabilità legali in caso di effetti avversi.
“Gli hub vaccinali, che io ho sempre chiamato mattatoi di Stato, sono una riflessione che avevo già fatto all’epoca. Perché hanno creato questi lab vaccinali? La cosa più intuitiva sarebbe stata creare delle sezioni all’interno degli ospedali per queste vaccinazioni zootecniche. La risposta, secondo me, è molto semplice: gli ospedali sapevano benissimo i rischi di questa roba qui, di tutti i malori e tutti gli effetti avversi che avrebbe provocato. Non sono scemi, possono essere disonesti alcuni, ma sicuramente non scemi. Hanno detto: col cavolo che noi facciamo le vaccinazioni nel nostro ospedale quando poi siamo solidalmente responsabili per tutto quello che succede”, ha dichiarato Fetttolini.
Secondo l’avvocato, la scelta di creare strutture temporanee e scollegate dagli ospedali non sarebbe stata casuale. “Hanno creato dei tendoni, delle strutture totalmente scollegate dagli ospedali in modo che non scattasse nessuna responsabilità solidale, con personale che non era riconducibile al complesso ospedaliero, ma erano medici presi a partita IVA o specializzandi. Questo proprio perché si voleva evitare ogni collegamento con l’ospedale e, soprattutto, la responsabilità solidale che ne sarebbe conseguita”.
La responsabilità solidale, spiega Fettolini, è un aspetto cruciale in ambito sanitario: “Qualunque avvocato sa benissimo che nel caso in cui succeda qualcosa e ci sia una negligenza professionale, si va a prendere il medico, ma soprattutto si va a prendere la struttura ospedaliera. Ed è la struttura ospedaliera quella che offre più garanzie per ovvie questioni”.
L’avvocato sottolinea inoltre come la successiva chiusura degli hub vaccinali abbia reso ancora più complessa la possibilità di ottenere giustizia per eventuali danni subiti. “I centri vaccinali sono stati tutti smantellati, per cui vai a capire a chi devi fare una richiesta di risarcimento. In teoria si dovrebbe parlare con l’ASL, ma tutto si complica”.
Le affermazioni di Fettolini sollevano questioni importanti sulla gestione della campagna vaccinale e sulla tutela dei diritti dei cittadini. L’approccio scelto, sebbene efficace per vaccinare rapidamente milioni di persone, potrebbe aver lasciato aperte lacune significative sul piano della responsabilità. Questo aspetto meriterebbe un approfondimento da parte delle autorità competenti per garantire maggiore chiarezza e trasparenza.