A qualcuno sarà sicuramente capitato di chiedersi se l’impressione di avere intorno sempre più persone fuori di testa sia reale o meno.
Ebbene, una risposta a questo interrogativo viene da un recentissimo studio pubblicato su Nature, la bibbia delle riviste scientifiche a livello mondiale.
Questo lavoro, che ha preso in esame una vastissima platea di soggetti, dimostra che l’iniezione di siero genico ad mRna causa un evidente e preoccupante aumento di disturbi psichiatrici e comportamentali.
In breve, i risultati più evidenti sono riassunti in queste righe:
+68% di depressione
+62% di disturbi di ansia
+93% di disturbi del sonno
+75% di disturbi dissociativi e somatofobi.
Chi ha ricevuto iniezioni eterologhe (Pfizer + Astrazeneca ad es.) mostra un rischio superiore di presentare tutti questi disturbi.
Estremamente preoccupante, al di là delle disforie del comportamento, è la quasi onnipresente denuncia di alterazioni del sonno, già di per sé causa di disturbi comportamentali, qualora siano prolungate.
La causa di tutto questo sembrerebbe risiedere nell’effetto tossico diretto della proteina spike sulle cellule nervose e nell’attivazione persistente del sistema immunitario, causata dalla stessa spike, anch’essa imputata nella genesi delle conseguenze comportamentali per via delle complicazioni infiammatorie che causa ai tessuti nervosi.
Se ce ne fosse stato bisogno, questo studio apporta una ulteriore evidenza alla inutile dannosità di queste inoculazioni, il cui unico effetto – ad esperienza – sembra ormai essere solo quello della degradazione delle funzioni fisiologiche dell’organismo.
Dott. Giulio Pedone
Art. di: https://www.nature.com/articles/s41380-024-02627-0
Le prove hanno suggerito un aumento del rischio di manifestazioni psichiatriche a seguito di infezioni virali, tra cui la malattia da coronavirus-2019 (COVID-19). Tuttavia, gli eventi avversi psichiatrici (AE) dopo la vaccinazione COVID-19, che sono stati documentati in segnalazioni di casi e serie di casi, rimangono poco chiari. Questo studio ha lo scopo di indagare gli AE psichiatrici dopo la vaccinazione COVID-19 da un’ampia coorte basata sulla popolazione a Seoul, Corea del Sud. Abbiamo reclutato il 50% della popolazione residente a Seoul selezionata casualmente dal database dei reclami del Korean National Health Insurance Service (KNHIS) il 1° gennaio 2021. I partecipanti inclusi (
n = 2.027.353) dal database dei reclami del Korean National Health Insurance Service sono stati divisi in due gruppi in base alla vaccinazione COVID-19. Le incidenze cumulative per 10.000 di AE psichiatrici sono state valutate una settimana, due settimane, un mese e tre mesi dopo la vaccinazione COVID-19. Sono stati misurati gli hazard ratio (HR) e l’intervallo di confidenza al 95% (IC) degli AE psichiatrici per la popolazione vaccinata. L’incidenza cumulativa di depressione, ansia, disturbi dissociativi, correlati allo stress e somatoformi, disturbi del sonno e disturbi sessuali a tre mesi dalla vaccinazione contro il COVID-19 era più alta nel gruppo vaccinato rispetto al gruppo senza vaccinazione. Tuttavia, la schizofrenia e i disturbi bipolari hanno mostrato un’incidenza cumulativa inferiore nel gruppo vaccinato rispetto al gruppo non vaccinato. Depressione (HR [95% CI] = 1,683 [1,520–1,863]), ansia, disturbi dissociativi, correlati allo stress e somatoformi (HR [95% CI] = 1,439 [1,322–1,568]) e disturbi del sonno (HR [95% CI] = 1,934 [1,738–2,152]) hanno mostrato rischi aumentati dopo la vaccinazione contro il COVID-19, mentre i rischi di schizofrenia (HR [95% CI] = 0,231 [0,164–0,326]) e disturbo bipolare (HR [95% CI] = 0,672 [0,470–0,962]). La vaccinazione contro il COVID-19 ha aumentato i rischi di depressione, ansia, disturbi dissociativi, correlati allo stress e somatoformi e disturbi del sonno, riducendo al contempo il rischio di schizofrenia e disturbo bipolare. Pertanto, è necessario adottare particolari precauzioni quando si somministrano ulteriori vaccini anti-COVID-19 alle popolazioni vulnerabili agli eventi avversi psichiatrici.