CORVELVA: ECCO COSA ABBIAMO TROVATO NEI VACCINI PEDIATRICI
In collegamento con il canale televisivo Telecolor, Mattia Marchi – presidente dall’Associazione Corvelva, Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni – spiega la recente decisione del GIP del tribunale di Roma di creare un gruppo interforze, NAS e/o RIS, che esamini i risultati da presentati da Corvelva nel luglio del 2018
Riepilogando quanto emerso dalle analisi effettuate da Corvelva sui vaccini pediatrici, Marchi ha ricordato che:
“Nel vaccino Priorix Tetra della Sanofi Pasteur non abbiamo trovato la rosolia […] Mancava la polio nell’esavalente […]
Nel Priorix Tetra abbiamo trovato un quantitativo di DNA enorme, praticamente il 95% del quantitativo genetico nel vaccino è DNA umano, ma non solo: abbiamo trovato dei virus che non ci devono essere.”
Art. di Associazione Corvelva
Le nostre analisi sui vaccini dovranno essere replicate da Nas e Ris, perché meritorie di approfondimento!
Il 25 gennaio 2023 si è tenuta a Roma l’udienza sulla seconda opposizione alla richiesta di archiviazione del nostro esposto penale, presentato con le risultanze del progetto Vaccinegate: analisi commissionate dalla nostra Associazione a laboratori indipendenti dalle farmaceutiche, di diversi lotti di vaccini ad uso pediatrico.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, analizzati gli atti ha accettato la nostra opposizione e ha verbalizzato la richiesta di creazione di un gruppo interforze, Nuclei Antisofisticazione e Sanità (NAS) e/o Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS), che esamini dal punto di vista scientifico e strumentale quelli che sono i risultati da noi presentati sin dal luglio 2018!
L’atto del GIP tiene conto del fatto che la valutazione scientifica era già stata da noi ampiamente documentata sin dal primo esposto e, soprattutto, delle ipotesi di reato da noi denunciate – che vanno da epidemia colposa, adulterazione o contraffazione di sostanze medicinali e commercio o somministrazione di medicinali guasti e frode in commercio.
Come forse saprete, oltre ad aver sempre aggiornato gli organi inquirenti mediante il deposito di esposti e aver sempre messo al corrente ogni Istituzione nazionale e sovranazionale del prosieguo delle nostre analisi, abbiamo anche pubblicato su rivista scientifica la metodica di analisi metagenomica mostrando così massima trasparenza e rigore metodologico, chiedendo a gran voce a tutti, non di darci fiducia, bensì di procedere alla replicazione delle medesime analisi certi che i risultati da noi ottenuti siano proprio lì, a portata di chiunque voglia indagare anziché fare meri atti di fede.
In un mondo che funzionasse a dovere, di fronte a tale e tante denunce fatte, corredate da centinaia di pagine di analisi strumentali commissionate anche presso laboratori di prestigiose università estere, in uno Stato degno di essere chiamato tale, le istituzioni preposte avrebbero dovuto disporre un rapido accertamento. Non parliamo solo di etica e deontologia, ma proprio di non ottemperanza a leggi che già da quel luglio 2018 avrebbero dovuto attivare un’allerta rapida e un conseguente intervento nelle 24 ore, in funzione anche e soprattutto del principio di precauzione, ma ad oggi nulla è stato fatto se non proseguire con obblighi vaccinali scellerati, negare le reazioni avverse, al motto di “mi fido nella scienza”. No, noi non ci fidiamo di nessuno e pretendiamo che lo Stato lavori per la tutela dei propri cittadini e che non faccia invece il promotore farmaceutico della multinazionale di turno, come avviene forse da prima di De Lorenzo.
In questo comunicato non vogliamo ripetere nel dettaglio le molteplici angosciose criticità da noi riscontrate – DNA contaminante e mutato, virus indesiderati, antigeni mancanti etc. etc., troppe sono state le pagine scritte, gli articoli di giornale sprecati ad attaccarci e i video di spiegazione; oggi vogliamo parlare solo di una vittoria, di un ennesimo passo avanti per far luce su qualcosa che da troppo resta nel buio più totale.
Ci scuserete se siamo ripetitivi su questo punto, ma l’idea di analizzare i vaccini non nasce a caso, era tra i principi costitutivi con cui hanno istituito la Commissione Parlamentare di Inchiesta c.d. Uranio Impoverito (Delibera del 30 giugno 2015). Tale commissione doveva anche verificare, in modo indipendente, la composizione dei vaccini, per verificare la corrispondenza con le schede tecniche, ma non lo ha fatto e noi abbiamo proseguito in quegli stessi approfondimenti che lo Stato ha deciso di non finanziare. Lo abbiamo fatto noi!
Oggi possiamo dire di essere ancora in campo, capaci e determinati a giocare questa battaglia, consci di avere contro un intero sistema ma fiduciosi sul fatto che la testa noi l’abbiamo dura e non molliamo!
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