ANIMALI, ECOSISTEMI E MALATTIE MENTALI
L’ecologia è la scienza che si occupa degli ecosistemi, cioè dei rapporti tra gli esseri viventi e l’ambiente.
Si chiama ecosistema l’insieme degli organismi e della materia non vivente che interagiscono tra loro costituendo un sistema autosufficiente e in equilibrio dinamico.
Tutte le forme di vita partecipano alla realizzazione dell’ecosistema.
Perciò, chi studia questa materia ritiene che le interazioni fra gli esseri viventi siano importantissime per l’armonia e per la salute del pianeta, e osserva con attenzione la cooperazione tra le creature.
La partecipazione di tutto ciò che esiste ai cicli della vita prende il nome di biodiversità.
Gli ecologisti hanno scoperto che gli ecosistemi regolano il clima, plasmano il suolo, controllano l’erosione, proteggono dalle inondazioni e compiono molte altre attività di qualità inestimabile per la sopravvivenza.
Ecologia, ecosistema, biosfera e biodiversità sono parole importanti perché sottolineano il valore della vita nelle sue molteplici manifestazioni, mettendo in evidenza i collegamenti che ci uniscono ad ogni essere vivente fino a comporre un unico disegno in cui ciascuno costituisce una parte fondamentale.
Le ricerche sull’ambiente sottolineano il rispetto per ogni forma di vita perché tutto, ma proprio tutto, contribuisce al benessere e alla salute e perdere di vista questa circolarità evolutiva conduce inevitabilmente al degrado e alla sofferenza.
Quando gli esseri umani dimenticano il proprio ruolo nell’ecosistema provocano gravi danni e vanno incontro a malattie fisiche e mentali.
Il nostro organismo, infatti, è programmato per svilupparsi in comunità dove l’interazione con le altre forme di vita è un valore indispensabile per la salute.
Nostra e del pianeta.
Gli animali conoscono l’importanza degli ecosistemi e nutrono una profonda fiducia nell’esistenza.
Per questo accolgono gli insegnamenti della natura con umiltà e si sottomettono ai suoi dettami certi che ogni accadimento sia un dono, anche quando appare terribile o ingiusto.
Gli esseri umani, invece, considerano stupide tutte le altre specie e, forti di un’arbitraria superiorità, sfruttano impunemente ciò che li circonda condannando se stessi e il mondo alla sofferenza.
Le bestie sono capaci di vivere in armonia con la natura e possono arrivare anche ad estinguersi quando le condizioni ambientali non rispettano le esigenze del pianeta.
Gli uomini, invece, preferiscono sfruttare ogni cosa a proprio piacimento senza riguardo per gli equilibri ecologici e senza pietà per il dolore che infliggono alle altre creature.
Convinti di essere una razza superiore abbiamo perso l’umiltà necessaria alla cooperazione e mancando di rispetto alla vita tradiamo costantemente noi stessi.
Autorizziamo lo sfruttamento, la prevaricazione, la crudeltà e la violenza e travisiamo il valore di ciò che abbiamo intorno, condannandoci a vivere secondo ritmi che non rispettano le esigenze della vita.
Tuttavia, la paura di finire vittime della prepotenza che imponiamo alle altre specie crea nella psiche un senso di angoscia e produce le patologie mentali chiamate: guerra, usura, sfruttamento, pedofilia, intolleranza, pregiudizio, alienazione, psicosi, attacchi di panico, depressione…
Malattie sconosciute alle altre forme di vita.
Il sapere degli animali ci insegna in che modo scelte differenti producano culture differenti in armonia con la natura e con la salute: libere dalla necessità di lavorare, dalla dittatura del denaro, dalle ingiustizie dell’economia e dal bisogno compulsivo di colmare il vuoto che trasforma le nostre giornate in una corsa senza fine e che ci trova impreparati e soli quando arriva il momento della morte.
Le altre forme di vita non hanno le psicopatologie, la psichiatria, gli psicofarmaci, il DSM5, il TSO, le ASL, le CAM, i CPS, le NPI, i PSSP… e tutte le etichette che emarginano come prigioni invisibili chi non riesce a reggere il ritmo incalzante di una società lanciata al galoppo verso la distruzione.
L’ecologia ci aiuta a ritrovare il filo che ci unisce a tutto ciò che esiste e ci ricorda che ogni creatura è unica, importante e speciale.
L’esistenza è un percorso di conoscenza di noi stessi e degli altri.
Ignorare il valore della diversità significa uccidere l’empatia dentro di sé e condannarsi alla sofferenza.
Gli animali lo sanno e con l’esempio delle loro vite ci regalano ogni giorno una lezione profonda e preziosa di civiltà.
Carla Sale Musio