Come cittadini olbiesi (e galluresi) vogliamo denunciare ancora una volta i disservizi che quotidianamente come cittadini siamo costretti a dover subire in ambiti che, una città che vive molto di turismo Olbia, dovrebbero esser essenziali: quello del trasporto pubblico verso le splendide spiagge che circondano la città e sopratutto verso i presidi ospedalieri presenti in città (pubblici o convenzionati).
Iniziamo con il ricordare che la società municipalizzata che gestisce i trasporti pubblici ad Olbia si chiama ASPO, che è stata protagonista di diverse vicende di cui si è parlato più volte in giornali locali, molto in termini tutt’altro che positivi.
Ad ogni modo la linea urbana n. 5 che fa capolinea a Porto Istana (in una delle spiagge più conosciute ad Olbia e passa di fronte al Mater Olbia) d’ESTATE c’è OGNI DUE ORE e d’INVERNO OGNI 4 ORE.
D’estate i bus della linea n. 5 sono strapieni e si viaggia stipati e spesso alcuni passeggeri vengono lasciati a terra perché non c’è più posto nel mezzo. Aspettare due ore sotto il sole a luglio e agosto (per chi deve andare all’ospedale “Mater Olbia” o più semplicemente al mare) non è degno di una città che tiene ai suoi turisti (e alle piccole imprese/professionisti che vi gravitano intorno) o ai suoi cittadini che hanno bisogno di cure.
Il tanto desiderato Mater Olbia, l’ospedale privato (e convenzionato), non ha trovato un’amministrazione comunale che abbia preteso dall’azienda municipalizzata ASPO un bus navetta dedicato che portasse i pazienti fino all’ingresso dell’ospedale, come viene fatto in tante altre città, che a questo punto in molti cittadini consideriamo più civili.
I turisti poi non hanno certo un bel biglietto da visita da parte di un’amministrazione comunale che non non ha previsto, e dunque imposto alla sua azienda municipalizzata ASPO, una maggior frequenza e servizi migliori per loro.
Una mancata attenzione verso il turismo, anche su questi aspetti, ricade su tutta la comunità olbiese-gallurese che con mille sforzi sta cercando di recuperare i mesi di lavoro persi e dovrebbe poter contare su un servizio pubblico efficiente, giacchè lo sta pagando caro.
Come cittadini, giacché siamo a conoscenza del fatto che c’è stato uno stanziamento di fondi per il potenziamento del trasporto pubblico, in accordo anche con la Prefettura (in base alle nuove regole legate alla pandemia), chiediamo come mai non sono stati utilizzati questi soldi pubblici da parte della municipalizzata ASPO, a maggior ragione per servizi essenziali come la possibilità di raggiungere il presidio ospedaliero citato. Ci chiediamo inoltre quanti fondi sono stati stanziati all’azienda per questo potenziamento delle linee (per esigenze legate al periodo scolastico e per raggiungere zone turistiche particolarmente frequentate) e una rendicontazione dettagliata di dove si sia “perso” questo stanziamento, a discapito dei cittadini di Olbia e dell’intera Sardegna (giacché per Mater ad esempio alcuni pazienti si spostano da tutta l’isola). A titolo informativo ricordiamo che il presidente dell’ASPO si chiama Massimo Putzu.
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