Covi-d-19 killer? Coronavirus assassino? Pazienti intubati, ridotti in fin di vita con diagnosi e terapie sbagliate e poi “finiti” con sedazione terminale.
9 marzo 2020
Con la complicità di tutti i media main stream, di tutte le forze politiche, delle forze dell’ordine e della magistratura, in Italia il governo in carica instaura una dittatura mediatico-sanitaria tramite un Decreto amministrativo del Presidente del Consiglio.
Gran parte della popolazione, terrorizzata e manipolata dai media di regime, si rifugia in psico-drammi rituali e collettivi, come forma di autosuggestione, irreggimentazione e annullamento di ogni pensiero individuale.
15 marzo 2020
Mentre si svolge questa psico-pandemia di massa, negli ospedali avviene invece una strage vera.
Dott. Massimo Borrelli Primario Anestesia e Rianimazione Ospedale Bergamo Ovest Treviglio:
Attenzione! Perchè verso la fine il medico ammette il trattamento terminale riservato ai malati gravi presunti Covid, che ricordiamo erano incoscienti, intubati e soli, senza alcun familiare che potesse proteggerli da terapie arbitrarie o illecite.
Sta ammettendo che negli ospedali, vista la situazione di “emergenza”, si è praticata la sedazione terminale di massa senza il consenso dei malati.
I malati incoscienti e i familiari tenuti fuori, di certo non hanno potuto dare il consenso a questo trattamento terminale, che in tal modo appare illecito e criminale.
Era talmente alta la paura della letalità del virus che si è deciso di affrettare la morte di tutti i contagiati gravi?
Bisognava mascherare le terapie e le diagnosi errate?
Bisognava liberare in fretta letti in rianimazione per far posto ad altri malati che poi morivano allo stesso modo?
Per questo il ministro Speranza ha proibito le autopsie?
Per questo è stata disposta la cremazione dei cadaveri?
Ecco le cause di una strage nascosta avvenuta tra marzo ed aprile 2020, soprattutto nel bresciano e nel bergamasco: molti di quelli che venivano ricoverati non avevano una polmonite intersitiziale ma una tromboembolia polmonare. Quindi la causa delle morte di migliaia di persone non è stato il Covid-19, ma diagnosi, terapie e protocolli errati e imposti dall’alto e soprattutto l’ossigenazione forzata, che in caso di tromboembolia aggrava la situazione.
Ecco la conferma del primario di cardiologia dell’Ospedale Sacco di Milano, Maurizio Viecca:
“Non c’è nessun virus al mondo che dà una polmonite che di colpo non risponde ne al casco ne all’intubazione… Tutte queste morti le abbiamo avute perché non abbiamo capito il meccanismo… questo è sicuro.”
Poi la seconda strage: siccome non c’erano abbastanza terapie intensive
negli ospedali, alcune regioni (per. es. Toscana, Lazio e Lombardia) hanno pensato di trasferire i contagiati nelle RSA e nelle Case di Cura per anziani (con laute tariffe giornaliere!), ovvero il target mortale preferito di qualsiasi virus, o micidiale batterio o fungo ospedaliero! Provocando così altri 7000 morti, altro che Covid-19 killer!
Il Presidente del consiglio, tutto il governo, il ministro Speranza e tutta la cricca dell’Istituto Superiore della Sanità, della Protezione civile, del Comitato Tecnico Scientifico, i Governatori e i tecnici delle regioni interessate, tutti gli esperti che pontificavano in televisione invece di operare sul campo e capire le cause di una strage e tutti i medici che sono stati complici di questo sistema criminale devono essere processati.
Fonte: Colpo Su Colpo News
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