di Leonardo Santi – Pubblichiamo volentieri e diamo voce alla lettera di mamma Francesca, una mamma che ci segue, moglie di un’appartenente alle forze dell’ordine, e che ci ha dato l’autorizzazione di pubblicare questa sua missiva affinché sia da stimolo per ognuno di voi a scrivere e a chiedere maggiori informazioni agli “attori politici” affinché le linee guida per l’entrata a scuola dei bambini a settembre siano improntate su criteri di buonsenso.
Gentile Ministro,
Sono una mamma, ho due bimbi che a Settembre inizieranno rispettivamente il primo anno di materna e il primo anno di scuola primaria.
Le scrivo perché desidero condividere con Lei la mia preoccupazione sia a livello umano che come cittadina che ha sempre rispettato le regole del nostro Paese, a maggior ragione in quanto moglie di un uomo delle forze dell’ordine.
Sono una mamma che sceglie ogni giorno di proteggere i suoi figli a qualsiasi prezzo, con determinazione e solide motivazioni, che non accetta nessun tipo di coercizione fisica,sanitaria e nemmeno ideologica.
La mascherina obbligatoria,il distanziamento, il plaxiglass e tutte le misure che si prospettano,non consentono uno sviluppo armonico dell’aspetto emotivo di nessun componente della famiglia, che vive questi obblighi come una coercizione e una vera e propria violenza.
Le famiglie sono state dimenticate. Sono stata costretta a licenziarmi da un lavoro sicuro e ben retribuito perché le misure a sostegno delle famiglie sono state pressoché inesistenti.
Siamo esausti e non accettiamo leggi che invocano obblighi, negano libertà di scelta e diritti che sono inviolabili come stabilito dalla Costituzione.
Io non ci sto.
Io a queste condizioni non consentiró la frequenza a scuola dei miei figli che saranno ritirati e faranno istruzione parentale.
Nel mio piccolo sono in contatto con 50 famiglie nei comuni limitrofi al mio, che provvederanno al ritiro dei figli da scuola, e migliaia di famiglie in Italia faranno lo stesso.
Invoco il Suo intervento per ripristinare delle condizioni di buonsenso.
NO mascherine.
NO visiere.
NO barriere in plexiglass.
NO distanziamento sociale.
NO continua ed ossessionata disinfezione delle mani e delle superfici.
Chiediamo buonsenso!
frequente areazione dei locali
attività svolte anche all’aperto
riduzione del numero degli alunni per evitare classi pollaio
lavaggio mani con acqua e sapone
auto sospensione dalla frequenza su base fiduciaria per manifesti sintomi febbrili (=se il bambino è malato lo tieni a casa non dovrebbe già essere così?)
Grazie per il Suo tempo,
Mamma Francesca
Fonte: La nuova Padania
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