Ancora non si è risolto il mistero dell’omicidio di Brian Thompson, il potente AD della United Health Group, una società assicurativa sanitaria partecipata dai famigerati fondi di investimento BlackRock e Vanguard.
Thompson è stato freddato la mattina del 4 dicembre alle prime luci dell’alba da un sicario che sembrava muoversi con estrema destrezza e a giudicare dalle sue movenze, non sembrava questa la sua prima missione.
Il sicario gli si è avvicinato alle spalle con una pistola munita di silenziatore e ha fatto fuoco prima colpendo il dirigente della UHG alle gambe per poi sparargli un altro colpo al petto una volta che questo era caduto a tessa.
Dopo l’omicidio, l’uomo si è allontanato con estrema sicurezza dal luogo dell’attentato e poco prima della fuga è passato anche un furgone bianco che assomigliava molto ad uno di quelli in dotazione alle varie agenzie di intelligence e investigative, quali la CIA e l’FBI, che ha dato l’impressione di voler passare di lì di proposito e vedere se effettivamente la missione assegnata al sicario fosse andata in porto.
Le autorità di New York non hanno tardato a trovare il presunto colpevole dell’omicidio in Luigi Mangione, un ingegnere di dati che aveva già conseguito una laurea in ingegneria all’università della Pennsylvania.
Nulla apparentemente sembrava e sembra collegare la figura di Mangione a quella di Thompson e, ad oggi, non è nemmeno chiaro il movente di questo omicidio, almeno a seguire la linea investigativa del dipartimento di polizia di New York.
Luigi Mangione
Mangione sarebbe l’autore di un presunto manifesto nel quale ammette le sue presunte responsabilità riguardo all’omicidio dell’AD della nota società assicurativa, ma più di qualche esperto legale, quale Sheila Zolnoor, hanno sollevato dei seri dubbi che questa “confessione” sia stata veramente scritta dall’ingegnere informatico di origini italiane.
“Ci sono diverse contraddizioni”, fa notare la Zolnoor nelle frasi che sembrano essere state scritte da qualche ufficiale delle forze dell’ordine con il dizionario online della Thesaurus, tanto che alcune parole scelte per descrivere l’omicidio, come trivial, che in italiano significa “irrilevante”, suscitano più di qualche perplessità sul testo.
Se l’omicidio era di poco conto, irrilevante, allora non si comprende perché mai Mangione abbia dovuto commetterlo, a meno che non si sostenga che il 26enne americano sia affetto da qualche disturbo psichiatrico che lo abbia portato ad uccidere, casualmente, un personaggio molto in vista nel mondo del business della sanità.
Mangione poi si scusa nel testo per aver commesso il presunto omicidio contro i “parassiti” delle assicurazioni sanitarie, ma era, presumibilmente a suo dire, un atto “necessario”.
Non si comprende anche qui la ragione di scusarsi per un gesto che, se veramente Mangione avesse scritto quel testo, agli occhi dell’assassino non era esecrabile, ma degno di encomio, dato che ad essere ucciso è stato qualcuno che si approfittava degli americani, specialmente i più poveri.
Il presunto movente potrebbe essere individuato in questo passaggio, ma questo manifesto appare francamente artefatto, come ha fatto notare la Zolnoor, e poi sul tavolo restano una serie di questioni tutte da chiarire.
Gli investigatori della polizia di New York dichiarano di aver trovato uno zaino pieno di banconote del Monopoli a Central Park, e affermano che questo sarebbe di proprietà di Mangione.
Quando è stato arrestato in Pennsylvania e portato di fronte al giudice per decidere il suo rilascio su cauzione, poi negato, ha dichiarato che i soldi, 10mila dollari, trovati nell’altro suo zaino al momento dell’arresto, non sono suoi e ha suggerito quindi che potrebbero essere stati messi dalla polizia.
Non appena è stato tratto in arresto e portato in carcere, Mangione ha gridato le parole “è un insulto all’intelligenza del popolo americano” a tutta la stampa che era assiepata là fuori e che attendeva il suo arrivo, quasi a voler cercare di gridare la sua presunta innocenza a tutti.
Mangione grida le sue parole alla stampa
E’ sembrato di rivedere le scene dell’arresto di Lee Harvey Oswald, il cosiddetto “assassino” di John Kennedy, che non appena fermato dalla polizia di Dallas, si è dichiarato immediatamente innocente ma non ha avuto nemmeno il tempo di difendersi in tribunale perché è stato ucciso dal gangster di origini ebraiche, Jack Ruby, vero nome Rubenstein, che lo uccise, a suo dire, per impedire una rivolta contro la comunità ebraica, la vera responsabile, secondo lo stesso Ruby, della morte del presidente molto inviso allo stato di Israele.
Il caso Mangione presenta altrettanti incongruenze a partire dalla dinamica della esecuzione che fa pensare al lavoro di un professionista specializzato in questo tipo di lavori, e non ad un presunto “giustiziere” delle assicurazioni sanitarie.
Non va dimenticato inoltre che Thompson era sotto inchiesta dal dipartimento della Giustizia per aggiotaggio e la sua morte certamente potrebbe aver fatto comodo a molti, a partire dai citati fondi BlackRock e Vanguard che hanno in mano la società da lui amministrata fino alla sua morte.
Mangione assomiglia molto al più classico dei capri espiatori che serve a chiudere in fretta un caso che presenta anche elementi più iinquientanti di quelli legate a trame di reati finanziari,
Stanno emergendo infatti delle informazioni sulla vittima dell’omicidio, Brian Thompson, che fanno pensare a qualcosa di più torbido dietro le ragioni della sua morte violenta.
I tunnel sotterranei sotto casa di Thompson: traffico pedofilo?
Nell’abitazione di Thompson infatti sarebbe stato trovato un tunnel segreto sotto il suo seminterrato che conduceva ad un passaggio sotterraneo usato di recente.
I muri che corrono lungo questo tunnel segreto sono apparentemente ricoperti di strane scritte in codice dello stesso tipo di quelle che sarebbero state ritrovate su documenti rinvenuti nella casa di Mangione, anche se occorrerebbe capire se questi erano già lì prima della perquisizione oppure se qualche “mano” li ha posti dopo per provare a raffigurare il 26enne informatico come l’indiziato numero uno in questo caso.
I tunnel hanno subito evocato altre macabre scoperte legati ad altri casi. Sotto la casa del famigerato rapper Puff Diddy, ad esempio, sono stati trovati dei passaggi segreti dello stesso tipo che venivano utilizzati per spostare le vittime della rete pedofila del cantante, nella quale sembrano essere coinvolti personaggi di alto profilo, tra i quali un altro cantante rap, Snoop Dogg, senza dimenticare tutti i VIP di Hollywood che frequentavano quella casa, come Leonardo Di Caprio e Jennifer Lopez.
In Ucraina le forze speciali russe sono incappate nella stessa macabra scoperta. I militari russi nel corso della loro operazione speciale nel Paese, hanno trovato dei passaggi sotterranei nei quali sono stati trovati dei bambini vittime di orrendi abusi che poi finivano sul mercato nero della pedofilia o, ancora peggio se possibile, in quello degli organi venduti all’asta ai vari acquirenti che ne facevano richiesta.
Tra i clienti di questa lunga lista di compratori, c’è anche il famigerato speculatore americano di origini ebraiche, George Soros, che si sarebbe servito di un soldato ucraino ucciso sul campo di battaglia per avere un trapianto multi organo che avrebbe avuto luogo nel centro medico più specializzato degli Stati Uniti per queste genere di operazioni il Duke University Hospital.
L’Ucraina nazista sotto le presidenze di Poroshenko e Zelensky è diventata il luogo privilegiato di quei personaggi di alto profilo che frequentano i circoli del gruppo Bilderberg e di Davos e che si servono di questo Paese come un grande supermercato dove acquistare organi o dove soddisfare le loro perverse abitudini pedofili.
Altri passaggi sotterranei sono stati rinvenuti anche in un luogo “insospettabile”, come la sinagoga di Chabad Lubavitch a New York.
Quando la polizia ha fatto irruzione nella sinagoga della famigerata setta sionista, ha trovato questo dedalo segreto di passaggi nei quali c’erano dei materassi sporchi e dei seggioloni da bambino, tanto da far pensare che lì, in quel luogo, siano stati trafficati dei bambini.
I materassi, a detta di un rabbino di Chabad, David Saltzman, servivano per praticare atti di negromanzia.
Su di essi venivano distesi dei cadaveri per invocare gli spiriti dei morti, nella speranza anche di far venire in vita il celebre moschiach ebraico così tanto atteso dai sionisti di Chabad.
Nessun media si è mai soffermato a fare qualche domanda aI membri della setta di Chabad su di chi fossero quei cadaveri che venivano utilizzati per quei riti occulti, e se le persone morte che venivano usate per queste pratiche negromantiche erano già decedute da giorni oppure se erano state uccise di proposito per quei rituali.
Le domande non vanno fatte a questa potente lobby che ha una storia molto lunga con la pratica della pedofilia, apertamente difesa dai suoi esponenti, come nel caso del rabbino Manis Friedman, che dichiarò che il sesso con i bambini non è poi un così “grave peccato”.
Un’affermazione che sembra essere in linea con quanto scritto nel testo “sacro” del Talmud, nel quale è scritto che un adulto può fare sesso con un bambino, e forse questo spiega anche l’elevata incidenza di casi di pedofilia nel mondo sionista, ben più elevata di quella vista nella Chiesa Cattolica, ma i media ovviamente anche qui non prestano troppa attenzione a questa situazione, troppo accecati dal loro odio verso il cattolicesimo e dalla loro devozione invece verso gli ambienti ebraici.
I tunnel sono ricorrenti anche in un altro famigerato caso come quello di altro personaggio di origini ebraiche, il pedofilo Jeffrey Epstein, che gestiva un giro di prostituzione minorile per conto del Mossad nel quale erano coinvolti personaggi quali il principe Andrea dei Windsor, famiglia molto vicina alla rete pedofila, e l’ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton.
Ad assistere Epstein c’era anche Ghislaine Maxwell, figlia di un altro agente del Mossad, Robert, morto in circostanze misteriose nel 1991.
Ghislaine è stata, com’è noto, condannata lo scorso anno per prostituzione minorile e si trova ora nel carcere di Tallahassee, in Florida, dove però non sembra essere stata dimenticata dai suoi vecchi amici.
Ghislaine Maxwell
Ad assicurarsi che la sua detenzione non sia troppo “dura” c’è un’organizzazione ebraica come “Reaching Out”, legata a sua volta a Chabad Lubavitch, la quale pare avere tutto l’interesse che la Maxwell non parli e non inizi a fare i nomi di tutti coloro che sono coinvolti nel caso.
Sulla lista dei collaboratori di Reaching Out c’è il rabbino Yehuda Spritzer, che ha studiato proprio presso la sinagoga di Chabad a New York, sotto la quale sono stati trovati i citati tunnel.
Tunnel di questo tipo c’erano anche sotto la casa di Epstein ai Caraibi, la famigerata Little Saint James, nella quale diverse fonti riportano che si sono consumati diversi omicidi satanici, uno di questi persino ripreso in un video snuff nel quale l’ex segretario di Stato, Hillary Clinton, assieme alla sua fidata assistente, Huma Abedin, oggi sposata ad Alexander Soros, figlio del noto George, uccidono una minorenne.
La rete pedofila è praticamente ovunque.
Questa può definirsi a tutti gli effetti come la cupola del sistema che governa il Nuovo Ordine Mondiale.
Ne parlò già anni addietro Stanley Kubrick, che sembrava conoscere molto da vicino quegli ambienti, da lui messi in mostra nel suo ultimo film “Eyes Wide Shut”.
In ognuno di questi casi, c’è la costante dei tunnel sotterranei utilizzati per spostare i bambini e affidarli nelle mani degli orchi.
C’è forse anche nel caso di Brian Thompson, e potrebbe essere questa la ragione per la quale la polizia di New York sia alla ricerca di un capro espiatorio.
La paura di toccare interessi troppo forti e personaggi troppo potenti sembra superare qualsiasi altra esigenza di verità e giustizia.
L’epoca attuale però sembra essere quella della caduta degli “dei”.
Personaggi un tempo intoccabili come membri della famiglia Rothschild muoiono in circostanze misteriose, e la stessa famiglia di banchieri sta attraversando un periodo di grave crisi finanziaria.
In quest’epoca tutto è possibile.
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