Stellantis ha fatto un bel -28%, mentre in Germania le vendite di auto sono complessivamente calate di oltre 1/4.
Praticamente non se vende più na machina.
Immatricolazioni in calo del 16,5%, crisi dell’elettrico pesa sul mercato
Le vendite di auto ad agosto in Europa occidentale sono scese del 16,5%, con un forte calo delle auto elettriche. La Germania guida la flessione con un -27,8%.
Nel mese di agosto 2024, le vendite di auto nei Paesi dell’Unione Europea, Efta e Regno Unito hanno registrato una flessione del 16,5% rispetto allo stesso mese del 2023, con 755.717 immatricolazioni. Dall’inizio dell’anno, le immatricolazioni complessive sono state 8.661.401, segnando una leggera crescita dell’1,7%. Tuttavia, la crisi delle auto elettriche ha contribuito pesantemente al calo complessivo, con un crollo del 36% nel mese di agosto. All’interno dell’Unione Europea, la contrazione per i veicoli elettrici è stata ancora più marcata, pari al 43,9%.
Il gruppo Stellantis ha immatricolato 103.612 vetture nel mese di agosto, registrando un calo del 28,7% rispetto al 2023, con una riduzione della quota di mercato dal 16,1% al 13,7%. Nei primi otto mesi dell’anno, le immatricolazioni di Stellantis sono scese del 3,3%, con una quota di mercato che si attesta al 16,2%, rispetto al 17% dell’anno precedente.
Secondo il Centro Studi Promotor, la crisi del mercato dell’auto elettrica è la principale causa del calo delle immatricolazioni, con flessioni significative in Germania (-27,8%), Francia (-24,3%) e Italia (-13,4%). Al contrario, il Regno Unito ha registrato una crescita del 10,8% nelle vendite di auto elettriche, grazie a sconti sui veicoli invenduti.
Il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, ha dichiarato che è urgente una revisione delle politiche dell’Unione Europea per la transizione energetica, sottolineando come la concorrenza cinese stia conquistando quote di mercato sempre più rilevanti in Europa.
Volkswagen preventiva appena appena 15000 licenziamenti. E pare non sia la sola.
«Volkswagen progetta 15mila licenziamenti». E per Audi proteste a Bruxelles
Volkswagen potrebbe decidere la chiusura di impianti di produzione ed oltre 15mila licenziamenti senza bisogno dell’approvazione del consiglio di sorveglianza. I lavoratori di Audi manifestano a Bruxelles per protestare contro la possibile chiusura della fabbrica. La decisione di Volkswagen rappresenterebbe una svolta senza precedenti nella storia dell’azienda. «Non c’è un piano B»
Quale sarebbe dunque il motivo per cui a tutti i livelli, dalla Europa all’ultima amministrazione locale, in nome di emerite minchiate ecogreen della nostra odiata Europa, si spinge sempre di più per il green ed altre follie, per l’auto elettrica e/o per far cambiare auto perfettamente funzionanti, ma dichiarate “fuori legge” ed escluse da sempre folli fasce verdi?
Il numero delle auto cala drasticamente. Il loro inquinamento pure…
Il motivo risiede davvero in esigenze ambientali?
O è fatto per salvare e favorire un settore già morto (come altri favoriti da analoghe follie), dato che con l’elettrico una casa riduce di almeno la metà i costi di assembleaggio, in termini di pezzi e di personale?
È un “sistema” politico/economico (e non solo) che si sta avviluppando su se stesso.
È solo questione di tempo.
Buon fallimento!
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