META, la capogruppo di Facebook, avrebbe permesso a Netflix di sbirciare i messaggi privati dei suoi utenti “per quasi un decennio” per aiutare il gigante dello streaming a personalizzare meglio i contenuti per i propri utenti, si legge in una causa antitrust contro Meta.
I documenti del tribunale resi pubblici il 23 marzo, depositati lo scorso aprile nell’ambito di un’importante causa antitrust contro Meta, sembrano aver messo in luce l’intricata relazione tra due dei più grandi attori della Silicon Valley. La class action, intentata da due cittadini statunitensi, Maximilian Klein e Sarah Grabert, ha affermato che Netflix e Facebook “godevano di un rapporto speciale”, con la piattaforma di social media che dava al sito di streaming “accesso su misura” ai dati degli utenti. I due attori della Silicon Valley hanno anche concordato “partnership e integrazioni personalizzate che hanno contribuito a potenziare il targeting pubblicitario e i modelli di ranking di Facebook” almeno dal 2011, grazie al rapporto personale tra il co-fondatore di Netflix Reed Hastings e il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg.
Gli avvocati hanno affermato che “entro un mese” dall’ingresso di Hastings nel consiglio di amministrazione di Facebook, le due società hanno firmato un accordo “Inbox API” (Application Programming Interface) che “ha consentito a Netflix l’accesso programmatico alle caselle di posta dei messaggi privati degli utenti di Facebook”.
Fonte: Daily Mail
Facebook consente a Netflix di leggere i messaggi privati tra gli utenti: “sono d’accordo almeno dal 2011, Zuckerberg e Hastings sono molto amici”
Clamorosa rivelazione che viola la privacy e la sicurezza degli utenti di Facebook: ha consentito a Netflix di leggere i messaggi privati degli utenti almeno per un decennio
META, la capogruppo di Facebook, avrebbe permesso a Netflix di sbirciare i messaggi provati dei suoi utenti “per quasi un decennio” per aiutare il gigante dello streaming a personalizzare meglio i contenuti per i propri utenti, si legge in una causa antitrust contro Meta. I documenti del tribunale resi pubblici il 23 marzo, depositati nell’ambito di un’importante causa antitrust contro Meta, sembrano aver messo in luce l’intricata relazione tra due dei più grandi attori della Silicon Valley.
La class action, intentata da due cittadini statunitensi, Maximilian Klein e Sarah Grabert, ha affermato che Netflix e Facebook “godevano di un rapporto speciale“, con la piattaforma di social media che dava al sito di streaming “accesso su misura” ai dati degli utenti.
I due colossi della Silicon Valley hanno anche concordato “partnership e integrazioni personalizzate che hanno contribuito a potenziare il targeting pubblicitario e i modelli di ranking di Facebook” almeno dal 2011, grazie al rapporto personale tra il co-fondatore di Netflix Reed Hastings e il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg.
Gli avvocati hanno affermato che “entro un mese” dall’ingresso di Hastings nel consiglio di amministrazione di Facebook, le due società hanno firmato un accordo “Inbox API” (Application Programming Interface) che “ha consentito a Netflix l’accesso programmatico alle caselle di posta dei messaggi privati degli utenti di Facebook“.
Fonte: https://www.meteoweb.eu/2024/04/facebook-netflix-messaggi-privati/1001397567/
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