Conte rifila le solite promesse e sui social lo massacrano: basta chiacchiere
La luna di miele tra il popolo italiano e il suo autoproclamato avvocato Giuseppe Conte è finita. Basta vedere la rivolta social contro l’ultimo post del premier, ennesima sfilza di “faremo” e promesse varie ed assortite. Il tutto dopo nove giorni di Stati Generali dell’Economia dai quali, almeno nelle intenzioni del capo del governo, sarebbero dovute uscire le soluzioni per la crisi.
Conte su Facebook spara l’ennesima articolessa su quanto si è lavorato in questi giorni sul dossier Alitalia e sulla sottoscrizione della nuova società, con relativa nomina dei vertici (Francesco Caio presidente e Fabio Lazzerini ad), sul rilancio della Banca Popolare di Bari e sul caso Ilva.
Insomma tante parole con i verbi coniugati al futuro che hanno fatto indignare anche i fan dell’avvocato del popolo. “Altri soldi regalati ad Alitalia? Non sarebbe meglio sollevare dall’incarico i dirigenti e perseguirli nei limiti della legge? Non è possibile ogni tot anni rifinanziare questo pozzo nero”, si chiede un utente. Non è il solo, anzi. “Complimenti per la supercazzola introduttiva su Alitalia e altrettanto per la vergognosa decisione di continuare a tenere in vita un insignificante baraccone con altri miliardi che difficilmente potrebbero essere spesi peggio”, rincara la dose un altro utente.
La serie di commenti sotto al post di Conte è impietosa: “Quindi i 10 giorni a Villa Pamphili sono serviti a molto, vedo…”; “Caro presidente da marzo che non arriva un centesimo di Naspi di Rem mi dica lei cosa dobbiamo fare per sopravvivere. Secondo lei questo Tridico riuscirà entro dicembre a farci avere quello che ci spetta?”; “Ha ricevuto e ascoltato tutti tranne noi degli asili privati… Perché? Non è importante il futuro dei nostri piccoli?”; “Presidente lei dedica troppo tempo al problema ma molto poco tempo alla ricerca delle soluzioni. Si dimetta che é meglio lasci spazio a gente che ne sa piu di lei”, si legge in calce all’intervento del premier.
“La cassa integrazione…. siamo due operai con 2 figli che da marzo hanno riscosso 700 euro in due… l’affitto pagato, rata macchina non bloccata perché il finanziamento era “giovane”….mi dice presidente perché dovremmo gioire per Alitalia salvata non so quante volte? salvate noi cittadini forse è meglio!”, è la sintesi impietosa di un utente. “Il consueto “stiamo facendo” con annessa foto in cui fingi di lavorare quando scriverai “abbiamo fatto”, avvertici non vorremmo restare troppo scioccati”, chiosa un altro. L’effetto dei monologhi a reti unificate nei giorni dell’emergenza del coronavirus fotografato dai sondaggi oggi sembra in picchiata. Alla fine contano sempre i fatti.
Fonte: Il tempo
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