Emilia Romagna sott’acqua. Piove inesorabilmente, ma l’apocalisse di questa ennesima alluvione non è soplo responsabilità dell’acqua che cade copiosa. Una emergenza tutt’altro che imprevedibile su cui le Iene inchiodano Schlein e Bonaccini. Ma procediamo con ordine, partendo proprio dalla devastazione che sta colpendo la regione che, al quarto evento estremo in 18 mesi, è il territorio che sta pagando più drammaticamente di altri il disastro annunciato, che ha trasformato l’emergenza in tragica normalità. E ieri, un servizio delle Iene (clicca qui per vedere il video) ha disvelato e provato tutto il potenziale inaccettabilmente beffardo dimostrando, tra le denunce e le testimonianze degli alluvionati che hanno perso tutto, ancora una volta, e interviste a addetti ai lavori (dai volontari in campo a un geologo noto) come la situazione idrogeologica della Regione «non è imprevedibile» – come sottolinea lo stesso autore del servizio
Emilia Romagna sott’acqua. Piove inesorabilmente, ma l’apocalisse di questa ennesima alluvione non è soplo responsabilità dell’acqua che cade copiosa. Una emergenza tutt’altro che imprevedibile su cui le Iene inchiodano Schlein e Bonaccini. Ma procediamo con ordine, partendo proprio dalla devastazione che sta colpendo la regione che, al quarto evento estremo in 18 mesi, è il territorio che sta pagando più drammaticamente di altri il disastro annunciato, che ha trasformato l’emergenza in tragica normalità. E ieri, un servizio delle Iene (clicca qui per vedere il video) ha disvelato e provato tutto il potenziale inaccettabilmente beffardo dimostrando, tra le denunce e le testimonianze degli alluvionati che hanno perso tutto, ancora una volta, e interviste a addetti ai lavori (dai volontari in campo a un geologo noto) come la situazione idrogeologica della Regione «non è imprevedibile» – come sottolinea lo stesso autore del servizio Alessandro Sortino –. Anzi…
Disastro Emilia Romagna, le Iene inchiodano Schlein e Bonaccini
Insomma, piove, ma altro che governo ladro: stavolta le parole prevenzione e gestione ricadono come un boomerang sull’amministrazione locale. Così, Alessandro Sortino è andato in Emilia Romagna per documentare l’apocalisse causata dalle alluvioni di questi giorni che stanno infierendo sull’intera regione. E tra risorse non spese, tagli, dirottamenti dei fondi e suolo consumato, le istituzioni si rimpallano le responsabilità. Così Sortino va direttamente alla fonte: e in un’intervista a Elly Schlein che inchioda la segretaria Pd spalle al muro con tanto di citazioni di dichiarazioni pubbliche e background amministrativo, le chiede: perché non è stato fatto nulla in questi anni? La risposta, immancabilmente, non arriva e quel poco che se ne riesce a dedurre è a dir poco sfuggente. Ma andiamo con ordine.
Disastro Emilia Romagna, la denuncia del geologo che ha lavorato in Regione
La prima parte del servizio di Sortino è aspra, dura, arriva come un pugno nello stomaco che poi assesta una stretta al cuore. A parlare sono i cittadini, gli agricoltori e i piccoli imprenditori che in quella terra invasa dall’acqua hanno visto naufragare fatiche, sogni, risparmi, progetti in corso e prospettive che al sentire l’arrivo di due gocce su un tetto si dicono terrorizzati. Poi, a metà del racconto-denuncia, arriva prima l’intervista a Claudio Miccoli, che di mestiere fa il geologico. Ha lavorato in Regione. E – spiega Sortino – «da anni denuncia i ritardi della politica, al punto che l’ex presidente della Giunta Bonaccini gli ha mandato una diffida». Perché? «Perché non volevano critiche» asserisce netto il geologo. Che poi aggiunge anche: «Perché nel momento che qualcuno grida dieci volte da tutta le parti, che è sempre tutta colpa solo della pioggia, convince che quella è la realtà… Ma io sono andato ovunque a spiegare che non è vero, o quanto meno, non completamente».
I fondi stanziati per un intervento sul fiume Lamone che la Regione non utilizza
Un professionista che al primo, emblematico interrogativo senza punto di domanda in realtà – «lo si poteva prevedere che questa era una zona a rischio: c’era scritto», chiede l’inviato Mediaset all’esperto – aggiungendo poi: la situazione non è imprevedibile. Anzi, è stata ampiamente spiegata e prevista. Di più: «Era stata segnalata su tutte le cartografie da oltre 20 anni», dice l’esperto. «Solo che non si è fatto niente», aggiunge il giornalista di Italia1. E poi fa qualche esempio: «Esiste una delibera del 2011 con al quale era stata approvata la “variante alla rete idrografia con priorità 1”, la più alta. Un intervento di contenimento proprio del fiume Lamone, da 1,2 milione di euro».
Di più: di quel 1,2 milioni ne dirotta 933.000 altrove…
Ma – evidenza il servizio – «passano gli anni e quei fondi non vengono usati. Fino ad arrivare a febbraio 2023, quando addirittura la giunta regionale di quel milione e due che aveva in mano sposta 933.000 euro su una infrastruttura di Parma. Proprio tre mesi dopo una piena distrugge il Ravennate…». E così si arriva a Elly Schlein: è segretaria del Pd, ma è stata anche vice-presidente della giunta Emilia Romagna. Non solo: ha ricoperto anche la carica di assessore con delega al patto per il clima. La numero uno del Nazareno prova a svicolare da subito: «Sicuramente è un Paese molto fragile», esordisce la dem. Ma Sortino non le consente di svicolare: «Stiamo parlando dell’Emilia Romagna adesso. Il problema sarà pure trasversale, ma l’Emilia Romagna è amministrata da centrosinistra no?». E poi il giornalista incalza: «Il suo partito amministra una regione e lei era in quella giunta che ha consumato il suolo che adesso sta sott’acqua…».
Emilia Romagna sott’acqua, da Bonaccini si arriva alla Schlein: e l’inviato de le Iene la inchioda…
Schlein recalcitra, prova a difendersi dall’assedio giornalistico che va avanti con informazioni precise, annotazioni stringenti, facili dimostrazioni. E alla fine, stremata, conclude genericamente: «Concordo che si può e si deve far di più: però le dico che quando 125 litri di acqua cadono…». Il famoso “piove governo ladro” appunto. Ma il giornalista non le concede via di fuga neanche stavolta: «Però questo non me lo può dire, perché questo succede ogni anno. Se mi risponde così vuole dire che lei non ha capito il problema…». E il dubbio sorge spontaneo. O magari no?