28, 29 e 30 DICEMBRE 2020
Da pochissime ore si è conclusa la VI edizione del Festival di Napoli, primo Festival musicale al mondo completamente in diretta streaming.
Esperimento completamente riuscito se si contano tutte le condivisioni, le visualizzazioni e le interazioni che a conti fatti registrano in tutte e tre le serate oltre due milioni e mezzo di spettatori.
Parliamo subito dei vincitori e dei vari premi speciali assegnati in questa edizione, che nonostante la particolare situazione con le conseguenti forti limitazioni e difficoltà, si è svolta, con ferma volontà e ampio sacrificio, regolarmente.
I vincitori della VI edizione del Festival di Napoli sono:
- Sezione New Generation
(La classifica è stata decisa dai Membri della Giuria Internazionale dei Media Partners)
– 1° classificato: ex aequo
- Imma D’Inverno con Sta Città di M.Guida e G. Campagnoli
- Enrica La Femina con ‘Na vota ancora di E. La Femina e G. Rienzo
– 3° classificato:
- Soul Food Vocalist con Tutto in un sogno di S. Capriglione.
Premi Speciali:
– Premio Speciale ANIA (Associazione Nazionale Italiana Artisti): Adelaide Cuciniello
– Premio alla Carriera
agli autori:
- Luciano Somma (autore del testo di Napule futtetenne con musica e interpretazione diGustavo Martucci)
- Giuseppe Donniacuo (autore del testo ‘O tiempo con musica diA. De Grosso e interpretazione di Massimo Penza
– Premio Giuria Internazionale dei Media Partners per la Critica
- Luca Sorrento conComme vulessedi L. Esposito E. D’Alise
- Stephano e Il Buono con A strada ‘e casa mia di S. Marcato, S. Commaruta e S.Giardino
- Sezione Lyric
(I premi, a esclusione del Premio Giuria Internazionale dei Media Partners, sono stati assegnati dal Presidente di Giuria Dario Ascoli e dai membri Raffaella Ambrosino e Massimo Iannone)
– Premio Mercadante
- Rosita Rendina I’ te vurria vasa’ FerdinandoRusso – Eduardo di Capua 1900
– Premio Troisi
- Camilla Carol Farias La Danza di G. Rossini
– Premio Napoli nel mondo
- Maryia Movchan ‘O sole mio Giovanni Capurro – Eduardo Di Capua 1898
– Premio Caruso (ex aequo)
- Salvatore Minopoli Dicitincelle vuie Ernesco Fusco – Rodolfo Falvo 1930
- Gennaro Monè Tu ca nun chiagne Libero Bovio – Ernesto De Curtis 1915
- Marco Ferrante ‘A canzone ‘e Napule Libero Bovio – Ernesto De Curtis 1912
- Gianluca Pantaleone Quanno tramonta ‘o sole Salvatore Gambardella – Ferdinando Russo 1911
- Antonio Landolfi Fenesta ca lucive attribuito a Giulio Genoino per il testo e a Vincenzo Bellini per la musica
– Premio “Ricomincio da 3”
- Andrea Russo ‘A vucchella Gabriele D’Annunzio – Francesco Paolo Tosti 1907
– Premio Mirna Doris
- Annarita Terrazzano La Rosa di Saverio Mercadante
– Premio Stream ‘e Napule:
- Linda Petriccione Voce ‘e notte Eduardo Nicolardi – Ernesto De Curtis 1904
– Premio Giuria Internazionale dei Media Partners Sezione Lyric:
Camilla Carol Farias/Gennaro Monè/Gianluca Pantaleone/Rosita Rendina
Conclusioni
E’ stata portata a termine la VI edizione del Festival di Napoli avventura iniziata nel 2015 al Politeama e conclusasi (in attesa della settima prossima edizione del 2021) il 30 dicembre scorso di questo incredibile e tormentato 2020.
Chiunque in tempo di pandemia avrebbe inventato la scusa plausibile per non farla e per non mettere a repentaglio il rischio d’impresa. Lo hanno fatto in molti, quasi tutti.
Hanno osato solo chi ha avuto budget sostanziosi da Enti pubblici già previsti e contratti sponsor stellari da rispettare. Noi? Lo abbiamo fatto con nulla di tutto ciò.
Siamo scesi in campo a giocarci una partita senza storia, senza alcuna possibilità di vincerla… senza alcun pronostico a nostro favore. Invece, forti delle nostre pazze convinzioni, l’abbiamo vinta. Coraggio? Follia? Non è dato sapere ma quel che è certo è che quando ci metti passione, onestà e amore per l’arte, scatta uno strano meccanismo, una luce interiore che produce un tipo di forza e di potere spirituale da farti credere nella possibilità di un miracolo, e miracolo… è stato. Lo abbiamo fatto questo festival del 2020, permettendoci il lusso di farne addirittura due: uno in Albania ripreso dalla TV Nazionale a Durazzo con incredibili dati di ascolto (oltre 650.000) e l’altro in diretta streaming utilizzando un antico salotto napoletano di un vecchio casale in Umbria al posto di un teatro di prestigio a Napoli e con delle video/performance, al posto delle esibizioni live. Non basta. Ci siamo concessi un ulteriore lusso: quello di realizzare la seconda serata dedicata alla Lyric in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano nello splendido scenario della storica fonderia agghidata a teatro. Qui ci siamo concessi il Tutto Live! Dati di ascolto complessivi? Oltre due milioni e mezzo. Per molti un successo inaspettato e senza precedenti, per noi un raggiungimento soddisfacente grazie a un lavoro svolto capillarmente con cura da sempre. A cosa è dovuto questo successo? In primis, ci abbiamo sempre creduto, in secundis è stato grazie alle linee guida che hanno indirizzato e distinto e caratterizzato, le tre serate.
La prima dedicata alla New Generation partenopea, la seconda alla Classic/Lyric napoletana e la terza alle Voci dal Mediterraneo. Una importante partecipazione in massa di popoli facenti parte del bacino del Mare Nostrum che più di qualsiasi altra cultura d’oltreoceano, del nord Europa o di quella orientale, ha da che spartire e condividere con noi e infatti da quei popoli e quelle terre, non sono mancate Bellezza, Cultura, Storia.
Un patrimonio immenso non solo musicale. Sia chiaro: chi ha vinto non è mai il singolo, pervaso dai propri personalismi, ma una squadra capace di lottare per una giusta causa, quella di valorizzare e riportare nella giusta dimensione attraverso l’evento festival, la canzone napoletana nel mondo.
La squadra ha un nome, si chiama: Festival di Napoli.
Ma allora, se noi abbiamo vinto, chi ha perso? Chi sono stati i nostri avversari? Non certo le personalità politiche sorde come Ulisse al richiamo di Partenope e neanche tutto un ambiente territoriale che contro di noi ha adottato un ostracismo silente e perverso, impaurito dalla nostra solare avanzata. Neanche avversari che prima o poi da soli verranno a sostenerci… se comprenderanno che un buon conto corrente personale non fa cultura. Il nemico è stato uno solo … il più forte di tutti, il più imprevedibile… temibile ma forse anche il più importante insegnante di vita e di morte mai esistito: il signor Covid-19.
Lo abbiamo battuto con il nostro coraggio di esistere, insistere, di amare e di comprendere la vita e l’importanza vitale delle sue arti, a partire dalla musica… dal Festival di Napoli.
Massimo Abbate
Si riportano di seguito tutti coloro, che a vario titolo, hanno permesso la realizzazione di questa bellissima edizione del Festival di Napoli (VI edizione 2020) e ai quali va il nostro sincero ringraziamento per la fattiva collaborazione
A cura di:
- Ufficio Stampa del Festival di Napoli
– Dott. Carmine Bonanni 3398885356
– Dott.ssa Marina Bertucci 3357171206
– Dott.ssa Federica Pansadoro 3939997866
– Dott.ssa Sara Lauricella 3381619720
- Direttori ANIA per la Comunicazione, la Gestione Eventi, lo Sviluppo e l’Ufficio Stampa Internazionale:
– Dott.ssa Maria Rosa Borsetti 3246231755 – festivaldellacanzonenapoletana@gmail.com
– Dott. Massimiliano Ferrara 3349144935 – sviluppointernazionalefdn@gmail.com
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