Prosegue a Roma il processo che vede imputata Sara Cunial, accusata di violenza e minacce a pubblico ufficiale per i fatti del 20 gennaio 2022. Riepiloghiamoli: dal 6 dicembre di quell’anno era stato introdotto il super-green pass per alcune categorie di lavoratori e per gli ultra-cinquantenni. La Corte di Cassazione aveva interpretato il decreto estendendo l’obbligo anche agli avvocati. Diversi di loro avevano redatto un documento di protesta, sottolineando che questa interpretazione della avrebbe privato gli avvocati non in possesso del green pass, del diritto di difesa nei confronti dei propri assistiti. A seguito di una manifestazione regolarmente autorizzata, una delegazione si era diretta verso l’ingresso della Cassazione con l’intenzione di cosegnarlo e protocollarlo, ma aveva trovato un deciso blocco da parte della Polizia. Byoblu era presente il giorno della manifestazione.
L’allora deputata Sara Cunial aveva raggiunto gli avvocati sulla scalinata. Intervistata dalla collega Miriam Gualandi, la sentiamo mentre dichiara che erano stati chiamati i Carabinieri per far valere il diritto degli avvocati di consegnare il documento.
Il blocco della polizia era proseguito e ne erano seguito alcuni minuti di tensione, al termine dei quali la deputata era riuscita a superare il blocco della Polizia. In seguito al parapiglia, era intervenuto il Segretario generale della Cassazione, consentendo l’ingresso della delegazione che aveva poi consegnato la petizione ed esposto le proprie ragioni.
L’accusa che pende su Sara Cunial riguarda all’articolo 336 del codice penale, relativo a “Chiunque usa violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri”. Sara Cunial sarebbe dunque accusata di aver utilizzato il proprio status di parlamentare per spingere le forze dell’ordine a disobbedire agli ordini ricevuti. Dal momento che la manifestazione aveva una motivazione politica e la stessa Cunial era in quel momento una parlamentare, è evidente il rischio che le motivazioni giuridiche del processo si spostino su un ambito squisitamente politico. Sara Cunial era stata condannata dal tribunale di Aosta lo scorso marzo per “oltraggio e minaccia”, ancora una volta per dei fatti accaduti a margine di una manifestazione contro la didattica a distanza e le misure d’emergenza Covid.
Il servizio di Byoblu
Fonte: https://www.byoblu.com/2024/11/14/sara-cunial-ancora-sotto-processo-a-roma/
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