Il presidente russo in un’intervista alla tv di Stato: “Con il suo carattere e la sua perseveranza, ripristinerà l’ordine molto rapidamente”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ripristinerà rapidamente “l’ordine” tra le elite europee e queste presto “si metteranno ai piedi del padrone e scodinzoleranno dolcemente”. Se ne è detto convinto il presidente russo Vladimir Putin, che ha espresso la sua opinione in un’intervista alla tv di Stato.
“Trump, con il suo carattere, con la sua perseveranza, ripristinerà l’ordine molto rapidamente. Presto saranno tutti ai piedi del padrone e scodinzoleranno dolcemente,” ha affermato Putin in un’intervista al giornalista Pavel Zarubin.
È ormai ufficiale: il presidente russo Vladimir Putin e Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo, hanno avviato le trattative per porre fine alla sciagurata guerra d’Ucraina. I due capi di Stato si sono sentiti telefonicamente e hanno altresì esplicitato la volontà di incontrarsi presto.
Hanno concordato insieme l’esigenza di risolvere il conflitto e, oltre a ciò, di collaborare per porre fine alla storica inimicizia tra Russia e Stati Uniti d’America. Ciò ci permette di dire che se le politiche di Donald Trump in relazione a Gaza sono oscene e inammissibili, in quanto allineate all’imperialismo meschino di Netanyahu, quelle in relazione all’Ucraina sono, al contrario, pienamente condivisibili.
E ciò anche in ragione del fatto che il codino biondo che fa impazzire il mondo ha riconosciuto apertis verbis che non è realistico immaginare l’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Non solo: Trump ha apertamente ammesso che, in futuro, l’Ucraina potrebbe essere parte integrante della Russia, come peraltro storicamente è stata per lungo tempo. Parole perfettamente di buon senso, in questo caso: ed è giusto riconoscerlo senza perifrasi.
Se ne evince limpidamente che il guitto di Kiev, l’attore Nato Zelensky, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood (l’attore più pagato di tutti i tempi), si trova ora, come prevedibile, con il cerino in mano, abbandonato da tutti e destinato, pur senza essere un eroe storico, a fare la fine che Hegel assegnava agli eroi storici: i quali alla fine cadono come gusci vuoti.
Del resto, lo abbiamo sottolineato fin da principio: il guitto di Kiev è stato soltanto la marionetta utilizzata da Washington secondo i propri interessi. Non ha lottato per l’indipendenza e per la libertà dell’Ucraina, ma, al contrario, ha sacrificato entrambe sull’altare dell’imperialismo dell’occidente, anzi dell’uccidente liberal-atlantista. Ma a trovarsi con il cerino in mano, come si suol dire, non è in verità soltanto il guitto di Kiev: oltre a lui, anche l’Unione Europea si trova in quella condizione, esclusa dalle trattative di pace e considerata ancora una volta alla stregua di una realtà inesistente.
Ci permettiamo di segnalare che l’Unione Europea se lo merita ampiamente: chi si comporta da servo, non deve poi stupirsi se da servo viene trattato fino alla fine. E così, mentre Russia e Stati Uniti stanno già avviando le trattative per la risoluzione del conflitto, l’Unione Europea e il guitto di Kiev non ci stanno e cercano in ogni modo di ravvivare i motivi del conflitto, svolgendo sotto ogni riguardo la parte propria del fesso che si copre di ridicolo fino alla fine.
Diego Fusaro
“Generazioni odierne non responsabili crimini Hitler”
Nell’intervista Putin ha poi parlato delle prossime elezioni politiche in Germania, sottolineando che “le generazioni attuali e future di tedeschi non sono responsabili dei crimini dell’era nazista“. “La società tedesca odierna non c’entra niente. E’ vero, non dobbiamo dimenticare la memoria storica, ma scaricare la colpa sulla generazione odierna di tedeschi per quello che è successo negli anni ’30 e ’40 mi sembra ingiusto”, ha detto il presidente russo, chiarendo che si tratta della sua “opinione personale”. Opinione analoga a quella espressa di recente da Elon Musk, che sostiene l’Afd alle elezioni.
“Ho vissuto in Germania e ho ancora molti amici in Germania. So cosa pensano del passato nazista”, ha aggiunto Putin, notando che “i tedeschi stessi si sentono in colpa”. “Ma voglio sottolinearlo ancora una volta – ha concluso – né le generazioni attuali né quelle future dovrebbero essere private dei loro diritti per ciò che accadde allora sotto Hitler”.
“Vergognoso mancato invito a Auschwitz”
Putin, ha poi definito “vergognoso” il mancato invito alla Russia agli eventi dedicati all’80mo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. “Per quanto riguarda l’invito o il non invito agli eventi legati alla liberazione di Auschwitz, questa è, ovviamente, una cosa strana e vergognosa”, ha affermato. “Puoi avere qualsiasi atteggiamento verso la politica russa, verso il capo dello Stato russo, verso di me, nessuno ti chiede un invito. Ma se ci pensano, avrebbero potuto agire in modo molto più sottile”, ha detto Putin.
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