Non è l’unica vittima purtroppo, ma i media e chi li comanda fanno di tutto per non divulgare queste notizie, la scusa è di non creare allarmismo. Ma si sa, questo è quello che hanno provocato i terroristi dell’informazione: il virus non provoca più la morte del fisico, ma provoca la morte della mente.
I responsabili di tale terrore mediatico si macchiano di un reato gravissimo “istigazione al suicidio”, come più volte ha affermato il Magistrato Giorgianni e l’Onorevole Sara Cunial, “i responsabili saranno processati per crimini contro l’umanità in una nuova Norimberga”
Terrorizzata dal Covid un’insegnante di scuola materna di 45 anni con un figlio piccolo si uccide temendo di esser stata contagiata.
ROMA. Non ha superato lo choc da pandemia: una donna di 45 anni qualche giorno fa si è buttata giù dal balcone a Colli Portuensi. Insegnante di scuola materna, con un figlio piccolo, aveva il terrore di aver contratto il Covid-19. Il gesto disperato non pare riconducibile a una forma depressiva, la donna era convinta di essere contagiata e non era riuscita a calmarsi nemmeno con le rassicurazioni del medico e del marito.
Il panico e l’idea di non sapere come avrebbe potuto lavorare, l’ha condotta a suicidarsi. Si è lanciata dalla finestra della sua abitazione dal quinto piano dopo una notte insonne, durante la quale il compagno ha cercato invano di calmarla. È accaduto alle sette del mattino, il corpo è stato scoperto da un passante che ha dato l’allarme. Quale atto dovuto, il PM ha aperto un fascicolo di istigazione al suicidio.
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