L’ULTIMA FOLLIA DEL GOVERNO:
CONTROLLI A CAMPIONE ANCHE AL SUPERMERCATO PER STANARE I NO VAX
ATTENZIONE PERO’!!!
Per frugare nella mia busta della spesa, devi avere un mandato di perquisizione e oltretutto stai violando la mia privacy, forse pensano che chi ha capito l’inganno sia stupido?
Art. di nicolaporro.it
Non bastava mica l’obbligo vaccinale per gli over 50. Non erano sufficienti le multe per chi si presenta al lavoro senza super green pass o quelle fatte piovere sulla testa dei no vax tramite Agenzia delle Entrate. Non ci si poteva ovviamente fermare alle folli regole per le quarantene dei ragazzi a scuola, ai lockdown burocratici per chi non ha tre dosi o ai decreti che impediscono a chi non ha il maxi lasciapassare di fare alcunché. No, non bastava. Ora che deve emanare un Dpcm per indicare l’elenco dei servizi fruibili dai no vax, il governo è riuscito a superare sé stesso: ovvero prevedere “controlli a campione” al supermercato per stanare chi senza green pass osa acquistare articoli non necessari alla sopravvivenza. Manco fossimo in uno Stato di polizia (o lo siamo già?).
Un green pass è per sempre
L’idea è ben peggiore di quel che appare. Secondo l’ultimo decreto, gli italiani necessitano del green pass come l’aria: quello “super” serve per andare al ristorante, in albergo, allo stadio, al bar e in altre decine di attività ludiche; quello “base”, ottenibile anche con tampone, occorre invece per presentarsi in banca, dal parrucchiere, nei centri commerciali, negli uffici pubblici e alle Poste. Escluse da questa folle regolamentazione restano – o meglio restavano – solo i supermercati, le farmacie e altri luoghi “di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale”. Attività che, appunto, il governo dovrebbe specificare oggi con apposito Dpcm.
Controlli a campione anti no-vax
Non contenti di aver rovinato abbastanza la vita ai no vax, Draghi e Speranza ne hanno però pensata una più del diavolo. Ecco la trovata: prevedere il controllo del green pass “a campione” anche all’interno delle attività essenziali dove potranno entrare anche i non vaccinati, così da assicurarsi che non sgarrino e che non acquistino qualcosa di “superfluo”. Devono solo poter “soddisfare le esigenze primarie“, niente di più. Tradotto: chi va in questura senza lasciapassare può presentare una denuncia ma non rinnovare il passaporto; chi entra in un supermercato può fare la spesa ma non per comprarsi un paio di scarpe; chi va in farmacia è magari autorizzato a chiedere del paracetamolo (così soddisfa la “vigile attesa” che tanto piace al Consiglio di Stato) ma non un integratore. Follia pura: la polizia metterà il naso nei carrelli e nelle buste della spesa.
Fonte: nicolaporro.it
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