35.000 ppm di alluminio rilevate nei fanghi rimossi dalle zone alluvionate di Ravenna e Faenza…il comitato alluvionati dell Emilia chiede spiegazioni
Art. di ilrestodelcarlino
“Nel fango bario e alluminio: il nostro esposto”
I residenti delle case popolari di via Ponte Romano hanno fatto analizzare quanto arrivato nelle loro case a maggio 2023
I residenti delle case popolari di via Ponte Romano hanno fatto analizzare quanto arrivato nelle loro case a maggio 2023
I fanghi dell’alluvione contenevano metalli concentrazioni di bario e alluminio. È in funzione di ciò che, dopo aver commissionato privatamente campionamenti e analisi dei fanghi, nella giornata di martedì i residenti delle case popolari di via Ponte Romano, rappresentati dalla referente dell’omonimo comitato, Mia Arena, hanno presentato un esposto al commissariato di polizia di Faenza destinato alla Procura della Repubblica. Un esposto “firmato da tutti e quattordici gli affidatari alla presenza di un avvocato”, come specifica Arena.
Quei fanghi fluviali infatti investirono i condomini degli alloggi popolari durante l’alluvione del maggio 2023 e “non furono rimossi subito, ma rimasero nei mesi seguenti nelle parti comuni dei civici 20 e 21” di proprietà del comune e gestiti da Acer. Nei giorni seguenti all’alluvione, come fu poi riportato anche in consiglio comunale, gli affidatari furono incontrati dai rappresentanti dell’amministrazione e fu prospettata la possibilità di un trasferimento altrove a causa dell’inabitabilità degli appartamenti. In particolare ci vollero alcuni mesi per ripristinare le centrali termiche, e quindi fino a novembre gli appartamenti non beneficiarono di acqua calda. Anche per la rimozione dei fanghi fu necessario, come sottolineato dal comitato, interpellare Acer, il Comune e persino la struttura commissariale.
Alla fine “il fango è stato rimosso a marzo 2024 – prosegue la rappresentante del comitato – ma secondo noi andava rimosso prima, uno o due mesi al massimo dopo l’alluvione. Fango che è ancora presente nelle cassette della posta, negli armadietti dei fili elettrici, nei pozzetti e in altre parti”.
Così gli affidatari di via Ponte Romano hanno fatto analizzare quel fango campionato proprio a marzo, “sia in superficie che alla profondità di un metro, da un laboratorio analisi di Forlì – specifica Arena –, da cui si evinceva la presenza molto alta di numerosi elementi chimici tra cui di alluminio e di bario. La valutazione è stata poi sottoposta ad un agronomo”.
In sintesi attraverso l’esposto i residenti delle case popolari hanno chiesto all’Autorità di disporre eventualmente ulteriori accertamenti. Si tratta dell’ultimo atto di una serie di iniziative poste in essere dagli affidatari per tutelarsi. In precedenza infatti “tutti gli affidatari si sono viste accreditare le rendicontazioni del 2023 per i servizi tutte a debito”.
Per questo motivo “con decisione unanime i residenti hanno deciso di pagare solo il canone di affitto, rimandando il pagamento dei servizi a quando verranno ripristinati” spiega la rappresentante del comitato.
Un incontro è stato fissato con gli affidatari, come spiega Arena, “la mattina del 7 agosto negli uffici dei Salesiani”.
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