La censura sempre più pressante di Meta e della EU, denota una grande debolezza e terrore del Sistema, ormai in evidente affanno
Meta (Facebook ed Instagram) obbediscono agli ordini dei sanguinari e criminali sionisti, ed accettano di censurare i post che parlano di chi sta compiendo un genocidio a Gaza.
Vengono censurati solo i post negativi, se invece si scrive che sono belli, buoni e bravi, no.
Nella loro strategia, perdente, vorrebbero che si spostasse la partita della comunicazione sul lato religioso.
Nel mentre, la EU accusa X di violare il dittatoriale DSA (Digital Services Act).
Se fosse una partita di scacchi, l’avversario considererebbe queste mosse come deboli: un arrocco che manifesta contemporaneamente terrore e paura alla controparte.
Con queste due azioni, coordinate e temporizzate, si sono invertiti i ruoli.
Adesso, le prede, sono loro.
Ansa
Il termine sarà vietato sui social se connotato negativamente
Meta ha aggiornato le sue politiche di utilizzo nel merito del linguaggio d’odio.
L’azienda, che gestisce i social Facebook e Instagram, ha deciso che rimuoverà i post che usano il termine “sionista” se utilizzato insieme a metafore antisemite. La mossa fa seguito a ciò che l’azienda descrive come un’indagine durata mesi su come il termine è stato storicamente utilizzato e su come viene usato attualmente sui social media, in particolare nello sfondo della guerra a Gaza.
“Abbiamo stabilito che le attuali linee guida non affrontano in modo sufficiente i modi in cui le persone usano il termine ‘sionista’ online e offline”, ha affermato Meta in un post sul blog. “In futuro, rimuoveremo i contenuti che attaccano i ‘sionisti’ quando non riguardano esplicitamente il movimento politico, ma utilizzano invece stereotipi antisemiti o minacciano altri tipi di danni. La parola a volte è usata come un sostituto per le parole “ebreo” o “israeliano”, in particolare in una connotazione negativa. Meta ha affermato di aver interpellato oltre 145 storici, gruppi per i diritti civili, esperti legali e di diritti umani e sostenitori della libertà di parola provenienti da tutto il mondo per giungere alla sua decisione.
Per il colosso americano, l’uso del termine “sionista” potrebbe violare i termini se inserito in relazione ad affermazioni antisemite sugli ebrei che governano il mondo, parallelismi che tracciano paragoni tra ebrei e animali, inviti a danneggiare o a negare la loro esistenza. L’annuncio è l’ennesimo tentativo da parte dei social di tracciare linee di demarcazione attorno al discorso online relativo al conflitto tra Israele e Hamas. Meta, insieme all’Oversight Board, un consiglio esterno indipendente, starebbe valutando anche se consentire o meno lo slogan pro-palestinese “dal fiume al mare” su Instagram e Facebook, usato spesso in relazione “all’eliminazione di Israele”.
Siamo entusiasti di comunicarvi la partnership tra Oggi Notizie e cazzeggiando, un social libero da CENSURE, Intelligenza Artificiale, e algoritmi di controllo. Con il nuovo social cazzeggiando hai la possibilità di pubblicare tu stesso notizie e argomenti di tuo interesse, aprire gruppi pubblici o privati e interagire con tutti gli iscritti attraverso una chat in tempo reale. Cazzeggiando preserva e promuove la possibilità di esprimersi e condividere opinioni, incoraggiando una discussione rispettosa e civile tra gli utenti.
Cazzeggiando non solo è totalmente gratuito, ma chi volesse sostenere il progetto sottoscrivendo un abbonamento avrà la possibilità di GUADAGNARE invitando amici ad iscriversi e monetizzare tramite i contenuti che pubblicherà