Roma e altre 20 città italiane hanno risposto all’appello di Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista, a scendere in piazza il 2 giugno, giornata simbolo della Repubblica e della Costituzione Italiana. I militanti del Partito avvertono il rischio che la crisi innescata dal lock down venga ripagata con ricette già rivelatesi inefficaci negli anni scorsi: privatizzazioni, svalutazione salariale, cessioni di sovranità, austerity. Orgogliosamente in controtendenza rispetto al PD e alla sinistra di governo, Rizzo ripropone le idee del socialismo classico e una società svincolata dalla cultura neoliberista.
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