Coronavirus: quattro ragazzi ricoverati in “condizioni severe” ma alle Malattie Infettive dei Riuniti non risulta
Quattro dei cinque ragazzi con polmonite positivi al Covid-19, diversamente da come avrebbe dichiarato Pierluigi Lopalco alla Gazzetta del Mezzogiorno, non si trovano ricoverati a Foggia, nè al Policlinico dei Riuniti e nè alla Pneumologia del D’Avanzo
Si tinge di giallo la notizia divulgata alla vigilia di Ferragosto di cinque ragazzi ricoverati “in condizioni severe” (il penultimo stadio del livello di gravità stabilito dall’istituto superiore di Sanità rispetto ai sintomi manifestati dalle persone colpite dal Coronavirus) anche e soprattutto rispetto alle dichiarazioni che l’epidemiologo e responsabile della task force della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, avrebbe rilasciato oggi alla Gazzetta del Mezzogiorno, circa il ricovero nel reparto delle malattie infettive di Foggia di quattro di loro risultati positivi al Covid-19.
Si tratterebbe di giovani dai 20 ai 26 anni colpiti da polmonite ma non intubati, per i quali, appunto, si sarebbe reso necessario il ricovero presso il reparto dei Riuniti, ma nè alla Pneumologia dell’ospedale D’Avanzo, né alle Malattie Infettive del Policlinico del capoluogo dauno, risultano i casi dei quattro ragazzi.
Soltanto uno dei cinque era rientrato da una vacanza all’estero, per gli altri quattro – sempre rispetto a quanto avrebbe dichiarato alla Gazzetta del Mezzogiorno dall’epidemiologo Pierluigi Lopalco – sono in corso accertamenti più approfonditi per stabilire la causa del contagio.
Si tratterebbe di casi appartenenti a diversi focolai delle due province.
Fonte: foggiatoday.it
E tanto per stare in tema …



E poi noi siamo i complottisti! VERGOGNATEVI PER IL MALE CHE STATE FACENDO ALLA POPOLAZIONE
Ma continuiamo con un articolo di kuriakhin.altervista.org/
TERRORISMO SANITARIO: UN FERRAGOSTO DI MENZOGNE
Art. 656 del Codice penale: “Chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico, è punito se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309”.
Se il Codice penale fosse applicato con severità, il giornale “La Repubblica” (ma non unico) potrebbe finire in tribunale per un titolo quanto meno “esagerato” e “tendenzioso” come questo: “Coronavirus, il bollettino di oggi 15 agosto: 4 morti e 629 nuovi casi”.

Il titolo di repubblica.it del 15 agosto 2020
L’affermazione “629 nuovi casi” è totalmente falsa. Come si arriva alla cifra di 629 nuovi casi? E’ la cifra indicata dal bollettino quotidiano della Protezione civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri, rilanciato come ogni giorno dal Ministero della Salute, sotto la dicitura “Totale casi – incremento” ottenuta sommando 157 attuali positivi, 314 dimessi o guariti e 158 deceduti. 157+314+158 = 629. Quindi per arrivare a 629 si sommano anche i guariti e i deceduti, che non sono certo “nuovi casi”.

Il post del Ministero della Salute del 15 agosto 2020
Il post del Ministero della Salute a cui si fa riferimento precisa inoltre quanto segue: “La Regione Emilia Romagna informa che a seguito di una verifica interna dei dati dei decessi la AUSL di Parma ha comunicato 154 decessi avvenuti tra marzo, aprile e maggio e finora non conteggiati”. Quindi ai 158 decessi dati come “incremento” vanno sottratti i 154 avvenuti nell’arco di oltre 90 giorni che non erano stati precedentemente conteggiati: il numero dei decessi scende quindi a 4. Eppure questi 154 decessi di mesi orsono vengono miracolosamente conteggiati da “La Repubblica” tra i 629 “nuovi casi”.
Non è un errore, è un imbroglio: se si aggiungono i guariti ai casi totali di INCREMENTO si ottiene una cifra ingannevole, di cui è responsabile anche la Protezione civile fin da quando emana i suoi bollettini. Il cittadino legge e si terrorizza: mio dio, in un solo giorno c’è un incremento di 629 casi! Invece: a) i deceduti che portano alla cifra di 158 sono quelli di oltre 3 mesi fa; b) i guariti non possono essere conteggiati come “nuovi casi”. I 4 deceduti, inoltre, non hanno certo contratto il virus un giorno fa, ma probabilmente diversi giorni orsono e sono già stati conteggiati in passato nei positivi, eppure adesso sono conteggiati come “nuovi casi”.
L’incremento di positivi, ammettendo che i dati siano credibili, è quindi di 157 persone e volendo anche aggiungere come “nuovi casi” i 4 deceduti si arriva a 161, cifra ben lontana da 629 “nuovi casi”. Senza considerare che non viene data nessuna informazione sulle condizioni di quei 157 nuovi positivi: quanti sono asintomatici, cioè in salute, e che senza tamponi non avrebbero mai saputo di ospitare un virus per loro innocuo?
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