I propugnatori di questa buffonata da Silicon Valley non capiscono il perchè e cercheranno di lanciare i “principi della fiducia”.
C’è poco da capire.
Non esiste un motivo valido al mondo per cui un veicolo debba andarsene in giro da solo per cavoli suoi.
Esistono invece mille motivi validissimi per cui questa tecnologia debba essere bandita.
E la sicurezza non è il primo della lista.
Questi sono gli affari di gente che non ha trovato un modo migliore per fare montagne di soldi se non proporre cazzate fuori di testa solo perché si potevano fare, salvo poi scontrarsi con la realtà e quindi cercando di modificare il mercato per adattarlo ai propri bisogni.
Ci avete fatto caso?
Qualcuno l’ha fatta questa analisi?
Crediamo di essere i primi ad averla fatta e vediamo se Debora Billi la rilancerà, magari citandoci.
Questi delinquenti della Silicon Valley, questi parvenue dell’ordocapitalismo, hanno cercato di fare le scarpe alla old economy proponendo soluzioni del cacchio a problemi già risolti da secoli con soluzioni semplici e funzionali.
Se per andare da Torino a Milano la soluzione è l’autostrada A4 perché dovremmo passare da Genova?
Ecco, quelli della Silicon Valley vogliono che noi si passi dalla loro strada, via Genova, perché la linea retta To-Mi è già occupata dai loro concorrenti, arrivati prima di loro.
E per quale motivo noi, contro il nostro interesse, dovremmo assecondarli?
Perché questi criminali cercheranno fisicamente di impedirci di usare la linea retta, l’autostrada diretta To-Mi.
Fateci caso e ripensate alla fake pandemia.
Quali attività hanno impedito?
Fate un elenco e noterete che ad ognuna di esse c’era una controfferta “smart”.
Auto – monopattini
Lavoro – Smart Working
Ristoranti – Deliveroo ecc
Cinema – Netflix ecc
Musica – iTunes ecc
Shopping – Amazon, eBay ecc
Viaggi e svago – Metaverso
Socialità – Facebook ecc
Cure mediche – Vaccini
Continuate voi, ne troverete altre.
Ogni cosa che è stata fatta ha avuto una sua pianificazione strategica e la fakepandemia è stata la pianificazione tattica per perseguire la strategia e la strategia era quella di sostituire e fare le scarpe a chi è venuto prima di loro.
Il Great Reset è stato quindi il tentativo di spazzare via l’economia “normale” con le loro minchiate digitali/virtuali/green sulle quali hanno il monopolio.
Non avendo delle soluzioni più efficaci, più semplici e più adatte al mercato di quelle già esistenti, questi sociopatici hanno cercato direttamente di modificare il mercato, la cultura e la società alle loro soluzioni farlocche, rompendo le scatole ai consumatori e soprattutto pestando i piedi ai grandi vecchi che hanno in mano il potere economico.
Questi signori hanno tentato di modificare il mondo ai loro interessi, come se in matematica, a sentir loro, da domani 2 + 2 facesse 5 perché 5 è il numero che hanno a loro disposizione.
Bel tentativo, clap clap clap!
Tentativo assolutamente folle perché completamente fuori dal contatto con la realtà e quindi fallito, come si conviene agli ultimi arrivati, sbruffoni e arroganti, che credono di poter fare il culo a gente che sta nelle proprie posizioni da tre secoli.
La battaglia comunque non è ancora finita e questa porcata delle auto a guida autonoma è una delle tante scaramucce in corso, perché questi non si arrendono facilmente e continueranno a proporre e imporre soluzioni stupide e complicate contro quelle semplici ed efficaci che appartengono ad altri.
Il popolo di mezzo a far le spese, as usual.
Bene fa il popolo a rigettare queste porcherie, che si affannino pure a lanciare i “principi della fiducia”.
Devono fallire, sti criminali.
Questa è la nostra unica arma, non farci ammaliare dai loro specchietti e palline colorate e respingere in toto le loro maialate.
DIGITALE E’ SCHIAVITU’, ANALOGICO E’ LIBERTA
Art. di tomshw
La persone hanno paura della guida autonoma, un problema da risolvere
Le auto a guida autonoma si trovano di fronte a un problema di percezione pubblica: c’è un declino del sostegno verso questa tecnologia.
Le auto a guida autonoma si trovano di fronte a un problema di percezione pubblica. Nonostante la maggior parte di questi veicoli operi ogni giorno in modo sicuro e senza destare clamore, il pubblico sembra notare soprattutto quando commettono errori. Indagini di opinione pubblica hanno, infatti, mostrato un declino del sostegno e un aumento dell’ostilità verso questa tecnologia nel corso degli anni.
Per affrontare questa sfida, l’Associazione dell’Industria dei Veicoli Autonomi (AVIA), che rappresenta aziende come Cruise, Waymo e Zoox, ha lanciato i “Principi della FIDUCIA”. Questo piano d’azione si propone di aumentare la fiducia pubblica nell’uso dei veicoli autonomi.
In particolare, AVIA chiede una maggiore interazione con la comunità, sforzi di educazione pubblica e la creazione di gruppi di lavoro per affrontare le principali preoccupazioni. Ad esempio, si propone di istituire un consiglio nazionale con rappresentanti delle forze dell’ordine, dei soccorritori e dell’industria per migliorare la comunicazione con gli operatori di veicoli autonomi in caso di emergenza.
La recente serie di incidenti ha messo in luce la necessità di affrontare urgentemente la questione della fiducia pubblica. Per esempio, lo scorso ottobre un veicolo Cruise senza conducente ha investito un pedone a San Francisco e ha poi causato ulteriori lesioni cercando di fermarsi al marciapiede con la persona ancora intrappolata sotto. Ci sono stati anche numerosi incidenti di veicoli Waymo e Cruise senza conducente che bloccano incroci, ostacolano veicoli di emergenza o causano generalmente caos per le strade.
Parallelamente, Tesla continua i suoi sforzi per implementare il sistema di assistenza alla guida Full Self-Driving (FSD). Anche se i veicoli Tesla con FSD richiedono ancora un conducente umano attento, spesso vengono inclusi nei giudizi negativi riguardo ai veicoli autonomi. Tesla non fa parte di AVIA, e il gruppo spesso si sforza di tracciare una distinzione tra i suoi membri e i sistemi di assistenza alla guida come il FSD di Tesla.
Insomma, se l’industria vuole invertire il trend di declino della fiducia pubblica, sarà necessario affrontare direttamente le preoccupazioni del pubblico e impegnarsi per costruire una fiducia autentica e duratura.