Alicia Erazo in questa intervista parla anche dell’assurdità della mascherina, ma sopratutto è convinta ad andare fino in fondo rispetto alle “gravi violazioni dei diritti umani per il popolo italiano da parte del governo italiano con la scusa del Coronavirus”
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La sua richiesta ha creato così tanto scalpore che in molti, evidentemente ossessionati da bufale e fake news, l’hanno considerata tale. E invece Alicia Erazo, Alto Commissario internazionale per i diritti umani del CIDHU (letteralmente “Commissione Internazionale dei Diritti Umani” legata all’ONU) per l’Europa, l’Asia e l’Oceania, non solo esiste davvero (come qualcuno metteva in dubbio!), non solo ha lanciato l’allarme in prima persona, ma è anche convinta ad andare fino in fondo rispetto alle “gravi violazioni dei diritti umani per il popolo italiano da parte del governo con la scusa del Coronavirus“.
Ai microfoni di MeteoWeb, che l’ha contattata per accertarsi della veridicità delle sue posizioni come qualsiasi giornalista potrebbe fare prima di sbraitare alle fake news soltanto perché etichetta come falso tutto ciò che non condivide o tutto ciò che viene in precedenza pubblicato da altri giornalisti, Alicia Erazo ha spiegato in modo approfondito la propria idea: “Molte frontiere sono state chiuse in tutto il mondo, tanto che abbiamo dovuto rimandare un importante congresso del’ONU che era previsto
a New York per marzo dal titolo “Il ritorno degli angeli“, nel corso del quale avremmo discusso del futuro di migliaia di bambini. Ma questa è solo una delle tante importanti azioni, a livello mondiale, messe in stand-by da quella che è stata trattata come un’emergenza sanitaria devastante e invece era tutt’altro”. E’ dura l’opinione di Alicia, a tratti sembra quasi sfociare in una deriva complottistica, ma andando a fondo della nostra lunga chiacchierata abbiamo appurato tutte le sue ragioni e accertato che così non è.
“In Italia le misure di contenimento sono state eccessivamente restrittive rispetto alla portata dell’epidemia” ha detto il commissario per i diritti umani. “Basti pensare al fatto che molti dei morti, ufficialmente per Covid-19, sono stati cremati e non c’è stata la possibilità di appurare la reale causa del decesso. Per molti di loro non è certo che sia stato il virus a condurli alla morte e nessuno si è preso la briga di fare analisi più approfondite in questo senso.
Perché se non ci sono certezze, le misure sono state così estreme? Perché agli italiani sono stati tolti così tanti diritti senza che il popolo pensasse minimamente di ribellarsi a questo assurdo stato di fatto? Le conseguenze, i cittadini italiani, le pagheranno per anni. Ancora adesso stanno ripartendo poche attività e le misure, in alcuni casi, sono ancora assurde. Basti pensare, una per tutte, alla mascherina: un uso prolungato della stessa danneggia la salute, altro che proteggerci, e lo dicono tutti i medici”.
Eppure basta fare una passeggiata per scoprire che, ancora oggi, viene dato per scontato da molti che la mascherina debba essere indossata addirittura anche all’aria aperta, pena una salatissima sanzione, e molti governatori sembrano fare a gara a chi la spara più alta imponendo l’obbligo di quest’accessorio dall’utilità così controversa, anche all’aperto. Dove non ha senso e soprattutto non è utile ai fini del contenimento del contagio, bensì dannoso, come conferma anche la Erazo.
“In questi mesi – prosegue Alicia che l’Italia la conosce bene perché vi opera da anni, al fianco di bambini in difficoltà e quasi ‘invisibili’ al resto del mondo – sono accaduti troppi episodi non degni di un Paese civile come dovrebbe essere l’Italia. Non è pensabile che si faccia il Tso ad un cittadino che sta solo esponendo”, magari in maniera singolare, “semplicemente la propria opinione sulle mascherine”, opinione per altro corretta. “O ancora: è da Paese civile il fatto che un singolo cittadino, in una spiaggia vuota, venga inseguito dalle forze dell’ordine come se fosse il peggiore dei criminali? Sono stati violati, in questi mesi, diritti umani fondamentali e gli italiani si sono adeguati a questo venire meno dei loro diritti, forse a causa della politica che da troppi anni li ha sottomessi facendo credere loro di doversi sempre adattare ad ogni imposizione, anche la più ingiusta”.
E in merito all’app “Immuni“, cosa ne pensa? “Beh, c’è poco da pensare: è assurdo! E’ vero che al giorno d’oggi basta poco per essere sempre tracciati, ma scaricando quell’app diamo il nostro consenso per essere perennemente controllati. Ma non solo: anche i braccialetti elettronici ipotizzati da qualcuno per il ritorno a scuola degli studenti, sono al limite dell’illegale. Davvero gli italiani sarebbero disposti a mandare i loro figli in classe come se fossero dei prigionieri di Guantanamo?”
“La cosa davvero assurda sa qual è? – chiede Alicia– E’ che la gente in Italia abbia più paura della multa che del contagio, e questo perché il popolo si è lasciato sottomettere credendo ciecamente a tutto ciò che gli è stato propinato. Io non dico che il Coronavirus non esista, assolutamente, non alimento complotti e teorie varie, e rispetto alla discussione se sia naturale, artificiale, di laboratorio, di un pipistrello, non entro proprio nel merito perchè è un discorso meramente scientifico sulle sue origini che non modifica affatto le sue implicazioni sulla nostra vita. Però ritengo che bisogna informarsi bene, dagli esperti, per capire che la letalità non è così alta come ci è stato fatto credere, e che quindi bisogna contenere il contagio con misure di buon senso come il distanziamento, l’igiene delle mani ecc. ecc. ma senza esagerare con chiusure assolutamente ingiustificate da una situazione sanitaria non così allarmante come hanno imposto in Italia. Ciò che vedo, ora, sono milioni di italiani ridotti alla fame, in molti casi senza aiuti reali dal governo. Come si può credere che portare i propri cittadini al suicidio sia la strada giusta?”.
Alicia Erazo si è quindi rivolta a Trump in quanto Presidente degli Stati Uniti d’America, e spiega le ragioni della sua scelta. “Ho ritenuto più che opportuno rivolgermi tramite twitter al Presidente Trump perché sono molto vicina ad un membro dell’operazione “Tempesta” che qualche settimana fa ha compiuto un operativo impressionante a favore dei bambini, e perchè opero negli USA, la più grande e liberale democrazia del mondo, che è un alleato internazionale dell’Italia. Inoltre non mi sto rivolgendo soltanto al Presidente Trump, ma l’ho già fatto anche all’Alto Commissario per i Diritti Umani ONU, Michelle Bachelet e infine a tutti gli organismi mondiali dei diritti umani”.
Proprio Michelle Bachelet nelle ultime settimane ha in più occasioni ha criticato l’uso della forza in alcuni paesi del mondo durante l’emergenza Coronavirus. Non ha citato questi Paesi, ma sappiamo bene che ciò che è successo in Italia non ha eguali in alcuna democrazia occidentale in termini di privazioni delle libertà personali garantite dalla Costituzione, anche in contesti e situazioni che mai potevano mettere a rischio il contagio da Covid-19 (vedi foto della spiaggia di Rimini, sulla destra).
Sull’incostituzionalità dei decreti del Governo e dei comportamenti estremi adottati dallo Stato sui territori c’è un dibattito importante, che è arrivato persino in Parlamento con la discussione di una mozione a cui il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Federico D’Incà ha risposto in Aula alla Camera dei Deputati: “Sappiamo di aver dovuto comprimere i diritti in una maniera senza precedenti nella storia della Repubblica. E’ stato doloroso per tutti. Non auguro a nessun governo, in futuro, di dover adottare decisioni tragiche. La scelta è stata: Garantire la salute limitando le libertà”.
Il tema, quindi, è caldo e ovviamente ognuno è libero di avere la propria idea in merito. Ma non c’è alcuna bufala e alcuna fake news. L’unica disinformazione, al contrario, è quella di chi non approfondisce l’argomento e da’ per scontato che non può accadere nulla oltre il proprio steccato culturale. Neanche sotto forma di opinioni.
Un video messaggio di Alicia
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