La data del 15 Ottobre 2021 sarà ricordata da molti che oggi stanno vivendo questo periodo storico come il giorno in cui la democrazia ha subito in Italia un ulteriore abuso e al contempo la giornata in cui ognuno ha avuto la possibilità di accettare supinamente la negazione dei diritti sanciti da una Costituzione ottenuta col sangue dai nostri nonni, oppure l’occasione per opporsi
pacificamente ad un sistema che nega ogni giorno che passa la libertà di poter vivere se non obbedendo a disposizioni (DPCM o DL) che che nulla hanno a che fare con la Persona Umana che i padri costituenti hanno posto al centro.
Il Diritto al lavoro è alla base della nostra Costituzione che però oggi ci dice, nel “rivisitato” art. 1 che cita un nostro manifesto, L’Italia è una repubblica democratica fondata, di fatto, sul Green Pass!
La libertà non esiste se il diritto al lavoro viene “estorto”con il ricatto dell’inoculazione di un siero sperimentale. Ricordiamo che la sperimentazione di quelli che vengono chiamati erroneamente “vaccino” terminerà tra qualche anno. Il fatto che i tamponi poi siano “gratuiti” o meno è poi irrilevante giacché si pagherebbero sempre con le tasse, come d’altronde i “vaccini”.
La protesta degli autotrasportatori cominciate al 27 settembre, i vari scioperi di diverse sigle sindacali di questo mese, le varie azioni di blocco delle spese i singoli cittadini e gruppi organizzati, i cortei, le manifestazioni, i sit-in di fronte a sedi di giornali che ormai da tempo immemorabile non compiono più il mestiere di fare una libera informazione, la presa di posizione dei portuali a Trieste e la solidarietà manifestata oggi da quelli di Genova… Sono solo alcune delle iniziative compiute negli ultimi mesi da gruppi organizzati non solo in Italia.
Ad Olbia il gruppo “Olbia c’è” da oltre due mesi si mobilita per opporsi ad una dittatura sanitaria che trova spesso anche nelle amministrazioni politiche locali i suoi sostenitori.
“Olbia c’è” il 15 Ottobre alle ore 9 sarà in in P.zza Terranova Pausania per manifestare pacificamente il nostro forte dissenso ad una politica basata sulla negazione del diritto a dissentire (valore fortemente difeso dei partigiani, oggi omaggiati da chi nega agli olbiesi libertà individuale, di scelta e appoggia il ricatto sul lavoro).
Alla manifestazione saranno presenti anche studenti che oggi si vedono negare il loro diritto allo studio.
Verrà dato spazio alle esperienze personali di negazione dei diritti fondamentali anche alla cura che molti obesi si sono visti negare nelle strutture pubbliche cittadine.
La manifestazione avverrà, in Sardegna, in concomitanza con quella di Cagliari organizzata da diverse realtà molte delle quali appartengono ad una rete che sta unendo virtualmente e fisicamente gruppi in tutta la Sardegna.
Anche ad Olbia stiamo facendo la storia… Venerdì 15 puoi decidere di farne parte scendendo in piazza o di continuare a restarne fuori.
Noi abbiamo deciso di dimostrare, con azioni concrete, l’aderenza ai i nostri valori.
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