La nostra privacy violata in tutte le sue forme
Se per caso sei vicino a una persona che a suo tempo è stata segnalata come positivo al COVID19, parte una segnalazione alla centrale dove è specificato dove, quando è con chi hai avuto il contatto, dopo di che sei segnato a vita nel registro dove in qualsiasi momento possono telefonarti per sottoporti a vaccino o chissà quale altra cosa. Unica soluzione? disabilitare gps, wi-fi e bluetooth oppure tornare ai vecchi cellulari.
Ma i giornali e TV vogliono farcela passare come la soluzione del secolo per un virus che ci hanno paragonato alla peste.
Continuano a dirci che non è violata la privacy, che i dati rimangono per pochi giorni, ma una volta che sei segnato non ti cancellano più altrimenti che senso avrebbe costruire un app e investire miliardi di euro?
Questo è un’altro video che spiega nel dettaglio l’app di google attivata senza il nostro consenso per il tracciamento
Art. Repubblica
Coronavirus, Apple-Google rilasciano il sistema di tracciamento. Tutto pronto per Immuni
L’aggiornamento per i sistemi operativi su cui si basano le app di contact tracing sarà disponibile a breve. Il sistema permetterà di ricostruire con certezza il numero dei contatti avuti nei 14 giorni precedenti
La tecnologia di tracciamento del contagio da coronavirus “è da oggi nelle mani delle autorità sanitarie di tutto il mondo, con cui abbiamo lavorato e che decideranno come usarla”. Apple e Google, che lavorano insieme al progetto dal 10 aprile, ‘timbrano’ il sistema di tracciamento dei contatti che servirà per contenere la pandemia Covid 19.
Ciò vuol dire che l’aggiornamento per i sistemi operativi (iOS e Android) sarà disponibile a breve, ma le due società in conference call hanno precisato che a questo punto anche i governi nazionali dovrebbero essere in grado di rendere disponibili presto le loro applicazioni.
Il sistema è stato richiesto da 22 Paesi, tra cui l’Italia, dove la sua ufficializzazione prelude al lancio dell’app Immuni previsto entro fine mese, e gli smartphone più diffusi sono Android.
La componente fondamentale del sistema di contact tracing è la notifica di esposizione al contagio che userà il bluetooth e sarà “volontaria, anonima e nel rispetto della privacy”.
“Abbiamo collaborato per costruire la tecnologia di notifica di esposizione al contagio che consentirà alle app delle autorità sanitarie di funzionare in modo più accurato, affidabile ed efficace sia su telefoni Android che iPhone. – si legge nella nota congiunta di Apple e Google – Nelle ultime settimane, le nostre due società hanno lavorato insieme ad autorità sanitarie, scienziati, organizzazioni sulla privacy e leader dei governi di tutto il mondo per raccogliere contributi e indicazioni. La notifica di esposizione ha come obiettivo specifico l’avviso tempestivo, particolarmente importante per rallentare la diffusione della malattia dal momento che il virus si può diffondere in modo asintomatico”.
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