Colpo di scena sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, di cui non si hanno più notizie da 40 anni esatti (era il 22 giugno 1983). Il Promotore di Giustizia dello Stato della Città del Vaticano, Alessandro Diddi, è stato intervistato dal Tg1 Mattina Estate e ha rivelato l’improvvisa accelerata sul caso: “In pochi mesi abbiamo raccolto molte carte che forse erano sfuggite negli anni passati agli inquirenti e le abbiamo messe a disposizione della Procura di Roma, con la quale per la prima volta in tanti anni è nato uno spirito di collaborazione per svolgere le indagini. Credo che questo sia l’aspetto più importante e su cui si deve riflettere. Abbiamo trovato dei dati che non erano mai stati lavorati, adesso è il momento per portare a compimento questo nuovo filone d’indagine”.
Oltre alle parole di Diddi è arrivata una nota di conferma dell’Ufficio del Promotore di giustizia del Vaticano: “In merito alla vicenda di Emanuela Orlandi, nei mesi scorsi questo ufficio ha raccolto tutte le evidenze reperibili nelle strutture del Vaticano e della Santa Sede, anche cercandone attestazione tramite conversazioni con le persone responsabili di alcuni uffici all’epoca dei fatti. Ha proceduto all’esame del materiale confermando alcune piste di indagine meritevoli di ulteriore approfondimento e trasmettendo tutta la relativa documentazione, nelle scorse settimane, alla procura di Roma, perché questa possa prenderne visione e procedere nella direzione che ritiene più opportuna. Il Promotore proseguirà la sua attività in questo senso nei mesi a venire, vicino al dolore della famiglia di Emanuela e consapevole della sofferenza che si prova per la scomparsa di un congiunto”. Si riaccende la speranza della famiglia Orlandi.
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