Per questioni di privacy non possiamo comunicare il cognome di Alessandra, ma questa lettera potrebbe far riflettere le persone indecise e sopratutto obbligate e ricattate dallo stato.
Ricordiamoci sempre che il così detto vaccino NON E’ OBBLIGATORIO, lo riporta anche il regolamento UE, per far si che una terapia sia obbligatoria dovrebbero accollarsi tutti i danni degli effetti avversi e morte, senza quindi far firmare nessun consenso informato, e questo a quanto pare non possono farlo visto che ce ne sono a milioni.
Alessandra (vaccino pfizer)
Mi chiamo Alessandra e vorrei raccontare quello che mi è successo dopo aver fatto il così famigerato vaccino, anzi chiamiamolo con il suo vero nome “ Terapia Genica”.
Sto tuttora male e come me tante altre persone.
Essendo affetta da Lupus, ho contattato chi mi ha in cura per sapere se potevo essere vaccinata. Avendo ricevuto risposta positiva, ho deciso di sottopormi a vaccino e il 19 maggio ho fatto la prima dose. Sono insorti tutti i sintomi influenzali, mal di testa ( che ancora perdura a tutto oggi) sonnolenza e stanchezza che sono durati circa 20 giorni. Il 30 giugno ho fatto la seconda dose del vaccino , alla quale sono seguiti gli stessi sintomi della prima. Agli stessi si è aggiunta una forma di asma, giramenti di testa, gambe pesanti, fatica nella respirazione, inappetenza, fiato corto e la sensazione di un macigno sul petto. Inoltre, anche il mio ciclo mestruale è totalmente irregolare. Dopo un mese sono andata dal dottore che, dopo avermi fatto fare una lastra e le analisi mi ha prescritto il Deltacortene, ma mio malgrado senza alcun beneficio. Mi sono recata due volte al pronto soccorso e tutto risultava nella norma. Poi ho fatto ulteriori accertamenti analisi per la tiroide, eco tiroidea, eco cardiogramma e, ancora, nessuna anomalia. Nel frattempo sono sopraggiunti ancora altri sintomi: tachicardia, dolore al petto, tremolìi e occhio che trema.
Ho contattato l’Aifa, alla quale ho riportato tutte le mie reazioni avverse al vaccino.
Quello che vorrei sapere è perché i medici di base non hanno un filo diretto con qualche equipe di specialisti dove indirizzare le persone che hanno avuto problemi. La sensazione spiacevole è quella dell’abbandono perché non c’è nessuno che ti aiuti e ovviamente tutti gli accertamenti sono a carico del paziente. Senza contare che gli immuni depresse saranno chiamati per la terza dose e non c’è nessuno che si prenda la responsabilità di farti un certificato per esentarti (ovviamente mi riferisco solamente a chi ha avuto problemi)
Ciò che mi fa più arrabbiare è che nessuno ne parla. Perché? Le persone dovrebbero sapere e soprattutto avere un punto di riferimento.
PS: Ci sono molti gruppi dove le persone scrivono i sintomi avversi e si confrontano. Uno di questi https://www.facebook.com/groups/1003033940534138/?ref=share