Stilista salentino dà fuoco alla nuova collezione di abiti da sposa: “In fumo tutto il mio lavoro”
La protesta estrema di Pietro Demita: “Riduco in cenere le mie creazioni, al frutto del mio talento, all’arte delle mie mani, ma prima di me lo hanno fatto le decisioni economico-politiche”
“Oggi brucio qui davanti al mio atelier tutta la mia collezione”. E’ stato un gesto estremo di protesta quello di Pietro Demita, giovane talento del made in Italy del settore abiti da sposa.
Lo stilista è titolare della Diamond Couture con sede a Veglie (Lecce), atelier leader nella produzione di abiti da cerimonia e ha dato fuoco ad alcuni della sua collezione. Una decina di pezzi straordinari, di fattura artigianale. “Dò fuoco alle mie creazioni, al frutto del mio talento, all’arte delle mie mani, ma prima di me lo hanno fatto le decisioni economico-politiche”
“Si tratta di un simbolo fortissimo di protesta che faccio a nome di tutti i produttori della mia categoria, ma anche a nome di tutti gli imprenditori che fanno parte del settore nozze, che sono tantissimi e che rischiano tutti di fallire, letteralmente” ha denunciato nel video in cui taglia a pezzi e dà fuoco a agli abiti da sposa. Un danno da decine di migliaia di euro.
“Questo mio gesto limite possa fare il giro dei media e del web, possa arrivare dritto a chi decide delle nostre vite, perché è impensabile restare in piedi senza un aiuto economico vero, concreto e realmente libero da ogni burocrazia”. Nel settore wedding le commesse sono state annullate, niente matrimoni, niente feste, una collezione in fumo. “Ma del nostro settore non ne parla nessuno” conclude lo stilista.
Fonte: La Repubblica
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