Non ha dubbi Alessandro Angrilli, professore di psicobiologia all’Università di Padova: “Le ricadute psicologiche dell’isolamento forzato saranno devastanti. Ne vedremo le conseguenze a medio e lungo termine”. Angrilli spiega che la depressione sarà la seconda causa di problemi di salute dopo le malattie cardiovascolari. “Tutto questo è da attribuire alle istituzioni, ai virologi e alla comunicazione, che hanno contribuito ad alimentare il panico tra le persone, stimolando soprattutto l’ansia” – spiega Angrilli. Sarebbe bastato seguire l’esempio di alcuni Paesi stranieri, prosegue il professore: “In Svezia e in Germania la comunicazione governativa e mediatica è stata essenziale e precisa, ha fatto appello al buon senso dei cittadini, senza mandarli nel panico”. #Byoblu24
Master in biologia. Dottorato in Psicologia Sperimentale con una tesi dal titolo “Psicofisiologia delle emozioni”. Nel 1995 ha trascorso un anno presso l’Istituto di psicologia medica e neurobiologia comportamentale di Tubinga diretto dal prof. Niels Birbaumer.
Nel 1997-1998, borsa post-dottorato Marie-Curie all’Università di Costanza, laboratori del Prof. Thomas Elbert e Brigitte Rockstroh con un progetto sulla plasticità corticale del linguaggio nei pazienti afasici dopo il recupero. Nel 1998, Ricercatore di Psicobiologia presso il Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova. Nel 2001, professore associato e nel 2015, professore ordinario di Psicobiologia. È stato supervisore e tutor di numerosi dottorandi, per tre dei quali è stato co-tutor con università tedesche (Costanza e Würzburg). Nel periodo 2011-2015 è stato coordinatore del corso di dottorato in Psicobiologia a Padova. Dal 2003, capo del Microgravity and Brain Plasticity Lab. Dal 2013, capo dei laboratori di ricerca in psicofisiologia del suo dipartimento. Delegato di dipartimento per tutti i laboratori della sua istituzione. Redattore associato di psicologia biologica, neuroscienza del BMC, rapporti scientifici.
Principali interessi di ricerca
- Psicofisiologia delle emozioni e dell’empatia e loro alterazione nei disturbi psichiatrici, di personalità e neurologici;
- Asimmetria emisferica del linguaggio nei disturbi psicotici e sua riorganizzazione in bambini dislessici e pazienti afasici;
- Plasticità corticale in popolazione sana e pazienti neurologici;
- Influenza della postura corporea su cognizione, emozione e dolore.
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