Ogni notizia che mette in cattiva luce gli amici di bufale.net (titolare un ex politico e collaboratore del Fatto Quotidiano: tal Tito Puente) diventa una bufala
Ma vediamo meglio i dettagli …
LE BUFALE (ALCUNE) DI BUFALE.NET: DA CACCIATORI A CREATORI DI BUFALE
Consapevoli che non sarà uno degli articoli più letti, vista la poca conoscenza del ‘protagonista’, scriviamo di Bufale.net, un piccolo sito concepito da un ex politico trombato e collaboratore del Fatto Quotidiano: tal Tito Puente. Consapevoli che non sarà uno degli articoli più letti, vista la poca conoscenza del ‘protagonista’, scriviamo di Bufale.net, un piccolo sito concepito da un ex politico trombato e collaboratore del Fatto Quotidiano: tal Tito Puente.
Consapevoli che non sarà uno degli articoli più letti, vista la poca conoscenza del ‘protagonista’, scriviamo di Bufale.net, un piccolo sito concepito da un ex politico trombato e collaboratore del Fatto Quotidiano: tal Tito Puente.
A differenza di Butac.it, che pur essendo totalmente non credibile quando parla di immigrati e politica, lo è invece su temi scientifici, Bufale.net non è credibile nemmeno in ambito scientifico. Sono cazzari a tutto tondo.
Ma è nell’ambito politico, religioso e, soprattutto, quando affronta l’argomento immigrazione che rasenta il fanatismo.
Motivo semplice: sono fanatici dell’accoglienza. Ogni notizia che mette in cattiva luce i loro ‘amici’, diventa così una ‘bufala’, con vette di comicità assoluta, spesso e volentieri.
Da cacciatori a creatori di bufale.
Per questo abbiamo deciso di fare una carrellata di alcune bufale di Bufale.net, in modo che possiate diffondere capire.
Questa è una serie di articoli di Vox che per Bufale.net erano ‘bufale’:
TUTTE LE BUFALE DI BUFALE.NET
In fondo agli articoli, Vox dimostra la mala fede di Bufale.net, svelandone l’intento meramente politico. E l’esito comico.
Come mai, uno dei cosiddetti siti anti-bufale, è in realtà un’accozzaglia di maldestri tentativi di smentire le notizie sui crimini islamici e i danni dell’immigrazione? Perché è un blog con una chiara e precisa mission politica.
Infatti, è un blog del giornale notoriamente super partes e cazzaro per eccellenza, il Fatto Quotidiano. Deve essere per questo, che le notizie bufala, in questo caso realmente tali, dei fatti quotidiani non appaiono su quel blog: mai tagliare la mano che ti nutre.
Un esempio per tutti. Alcuni mesi fa, il Fatto pubblico un’enorme bufala immediatamente smentita da VOX. Il sito ‘indipendente’ di cui parliamo, arrivò, con calma e molto in sordina, solo un paio di giorni dopo, proprio perché non poté farne a meno, con un articolo mogio mogio:nel quale il Fatto quasi nemmeno viene citato.
Anche qui: la mano che ti nutre…
Fate un confronto con gli articoli del suddetto blog ‘indipendente’ sul razzistissimo VOX, alla ricerca di lana caprina, e capirete chi sono e cosa vogliono. E la loro in-credibilità.
Il responsabile del sito (indipendente, mi raccomando), è tal David Tyto Puente, un immigrato venezuelano che ha lavorato con la Casaleggio e Associati:
Nato a Merida (Venezuela), vivo in Italia dalla tenera età di 7 anni. Cresciuto a Tarcento fino al 1994, mi sono trasferito con la mia famiglia a Udine, dove ho frequentato l’Istituto Statale d’Arte G.Sello, diplomandomi nel 2001 presso l’indirizzo “Grafica – Progetto Michelangelo”, e l’Università degli Studi di Udine presso il corso Scienze e Tecnologie Multimediali, sotto la facoltà di Scienze della Formazione, con sede a Pordenone.
Ho fatto della mia passione una professione. Amante dei fumetti, fin da piccolo mi piaceva disegnare e fare piccole caricature. Con l’avvento dei personal computer ho subito intrapreso l’apprendimento dei software grafici e di editing video, inizialmente come autodidatta e poi presso i corsi frequentati durante il periodo scolastico. Col passare del tempo, e con la diffusione della banda larga, la mia passione si è estesa verso il mondo del web, imparando, sempre da autodidatta, i linguaggi di programmazione utili per la realizzazione di siti web, per approfondire in seguito durante il mio percorso universitario.
Dopo qualche piccola realizzazione grafica per alcuni siti web friulani, e la realizzazione del mio Blog personale, mi sono trasferito a Milano per lavorare in una delle più rinomate società di strategie della comunicazione online esistente in Italia, la Casaleggio Associati. Un’esperienza senz’altro fruttuosa, che mi ha permesso di migliorare la mia professione e di ampliare le mie conoscenze sul campo. Mi sono occupato principalmente della comunicazione online dell’allora Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, gestendo sia il suo Blog che il sito del suo partito, l’Italia dei Valori. In seguito mi sono occupato della realizzazione del nuovo sito di Voglioscendere.it (noto Blog gestito da Marco Travaglio, Peter Gomez e Pino Corrias), poi diventato Cadoinpiedi.it, e del nuovo sito della casa editrice Chiarelettere. Mi sono occupato, inoltre, della realizzazione e della gestione online dei siti web legati alle varie iniziative dei clienti, attraverso dirette streaming e gestione dei social network in diretta da manifestazioni, cortei e feste, tra le quali gli incontri nazionali dell’Italia dei Valori a Vasto(CH), manifestazioni delle Agende Rosse a Roma e, in particolare, la tre giorni organizzata da Beppe Grillo a Cesena dal titolo “Woodstock 5 Stelle”.
Casaleggio, Di Pietro, Travaglio…
L’obiettivo è piuttosto evidente: mischiare bufale vere con altre totalmente inventate, per tentare di contaminarne la credibilità e distorcere la realtà.
IL BLOG ‘INDIPENDENTE’ RISPONDE: LINK
La mission di Bufale.net è quella di verificare e spiegare come certe informazioni, fornite da siti o quotidiani, siano scorrette o false. Su Bufale.net abbiamo sempre specificato che gli autori mettono da parte ogni credo politico e religioso affinché si possa fare un analisi oggettiva dei fatti.
Un sito che millanta di fare ‘analisi oggettiva dei fatti’, non va a cercare con il lanternino la mancanza o meno – facendo figuracce – di avverbi in siti d’informazione che definisce ‘razzisti’ e ‘xenofobi’: perché le notizie non sono ‘razziste’ o ‘xenofobe’, ma vere o false. Il resto è opinione.
Bufale.net non è un Blog del Fatto Quotidiano, il quale ci ha semplicemente ospitato come avviene per tanti altri siti e blogger. L’annuncio di questa ospitalità era stato pubblicato in un nostro articolo del 14 ottobre 2014 dal titolo “Bufale.net è anche su Il Fatto Quotidiano“.
E questo cosa cambia? Nemmeno Pacciani è nato col bisturi in mano. E’ la vostra presenza su un giornale politicamente e ideologicamente schierato con l’antirazzismo più becero a definirvi per quello che siete: di parte.
In verità già dall’immagine di copertina dell’articolo, a firma Shadow Ranger, viene presentato e in bella mostra lo screenshot dell’articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano. Da notare che l’articolo è stato scritto il 20 ottobre 2014, 6 giorni dopo l’inizio dell’ospitalità da parte de Il Fatto Quotidiano, confermando di fatto la nostra indipendenza.
Ma quale ‘indipendenza’, in nessuna parte dell’articolo viene citato il padrino Fatto. C’è, solo, un’immagine in alto con una ‘piiiiiccola’ scritta ilFattoMondo.
E l’articolo, tra l’altro, si conclude con:
Insomma è una bufala straniera…
Bufale.net e Butac.it sono due occasioni mancate di creare siti di fact checking indipendenti e non ideologizzati. Lo dimostra il target di chi commenta su FB, gli stessi che commentano su cloache illiberali come Segnaliamo il Razzismo, noto per voler silenziare chiunque non condivida la loro scellerata ottusità mentale, che, del resto, è una delle pagine preferite del suddetto personaggio.
Con il quale concordiamo solo in una cosa: il Friuli è una bellissima regione italiana.
Per il resto: zero. E non sarebbe un problema, se la smettesse di inventarsi bufale inesistenti per motivi ormai evidenti a tutti, tranne ai quattro fan che condividono acriticamente i loro articoli.
Ps. Bufale è un termine osceno che fatichiamo ‘fisicamente’ ad utilizzare. Ma quando ti confronti con un certo tipo di individui, devi utilizzare la sua terminologia. Per stupida che sia.
Il fatto quotidiano
Bufale, la denuncia: “C’è rete siti web che guadagna su notizie false omofobe e razziste. Smentire non basta più”
I responsabili di Bufale.net e Butac.it hanno deciso di non limitarsi più alla verifica delle notizie “montate” e di rivolgersi direttamente alla Polizia postale di Bologna. L’autore dell’iniziativa David Alejandro Puente Anzil: “Chiediamo un intervento contro una delle più grosse reti in Italia che collega Vox news.info, seguito da Tutti i crimini degli immigrati.com, Identità.com, e Resistenza nazionale.com”
La formula è semplice e collaudata: basta un titolo accattivante e dai toni aggressivi, un articolo, all’apparenza attendibile, sul tema dei migranti o dell’omosessualità e i clic in rete sono assicurati. E con loro anche il giro di affari. Peccato che, spesso, dietro queste “news” ci sia poco o niente di vero se non una bufala, capace di diffondersi sul web a macchia d’olio, creando allarmismo e fomentando omofobia, odio razziale e religioso. Per questo, due realtà che ogni giorno si occupano di smascherare falsi online, il sito Bufale.net e Butac.it, hanno deciso di non limitarsi più alle smentite e di rivolgersi direttamente alla Polizia postale. Nel mirino c’è una rete di siti, specializzati nel diffondere notizie volutamente gonfiate, alterate, inventate o diffamatorie.
“Siamo passati all’azione perché la smentita non basta più – ha spiegato David Alejandro Puente Anzil, ideatore di Bufale.net, nel corso di una conferenza stampa a Bologna. “Abbiamo depositato una denuncia alla Polizia di Bologna, contro una delle più grosse reti di bufale in Italia. È la prima volta che viene fatta denuncia contro un sistema così grosso e organizzato”. Si tratta di quattro siti: il più noto è Vox news.info, seguito da Tutti i crimini degli immigrati.com, Identità.com, e Resistenza nazionale.com. Tutti e quattro fanno capo allo stesso responsabile, che si chiama Giovanni Tognoli. Anche se su internet si maschera dietro un generico ‘redazione’ o pseudonimi di varia natura, come “giannitogni”.
Ogni giorno i gestori di Bufale.net e Butac.it ricevono parecchie segnalazioni, in merito alle pseudonotizie pubblicate su queste pagine. “Vengono esagerate, manipolate e stravolte notizie vere, così da cambiarne completamente il significato, incrementando odio razziale, incitando alla violenza, o denigrando alcuni soggetti. Sono stati diffamati, ad esempio, enti di volontariato come la Croce Rossa o Medici senza frontiere, i gestori di centri d’accoglienza, prefetti, giudici, Papa Francescoo albergatori che hanno dato la loro disponibilità a ospitare profughi”. E basta dare un’occhiata alla home di Voxnews per farsi un’idea. Non è difficile imbattersi in articoli che raccontano di “migliaia di euro regalati ai migranti per rifarsi i denti nuovi”, o che riferiscono di un fantomatico Tweet, dove l’ex ministro Kyenge avrebbe detto di volere “eliminare il Natale perché irriverente verso gli immigrati”. O, ancora, che spiegano come ci sarebbero “dieci volte più possibilità che un omosessuale sia pedofilo rispetto a quante ce ne sono che lo sia un eterosessuale”.
Un sottobosco di notizie gonfiate o inventate di sana pianta, in grado però di fare il pieno di clic e like sui social. “Fino a qualche anno fa – ha raccontato Michelangelo Coltelli, webmaster di Butac, che da diversi anni passa il suo tempo libero a setacciare il web per smascherare le finte news– incontravamo soprattutto notizie sciocche, come quelle su animali giganti, oppure bufale sul settore medico. Oggi, invece, le notizie false che spopolano sui social sono quasi tutte razziste o omofobe. C’è stato un picco. E questo è preoccupante. Anche perché gli under 40 utilizzano soprattutto internet per informarsi, e cadere in questi tranelli è molto facile. Basti pensare che a volte, nella corsa alle visualizzazioni, ci cascano anche giornalisti di importanti testate”. Per alcuni siti, il guadagno può raggiungere anche decine di migliaia di euro all’anno.
Fonte: Il fatto quotidiano
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