Ora faranno i Pronto Soccorsi ben 4 volte più grandi.
Gli ospedali 4 volte più grandi.
Il numero di autoambulanze sarà moltiplicato per 4.
Le agenzie funebri cresceranno come funghi… sempre per 4.
I crematori aumenteranno di 4 volte.
I cimiteri saranno 4 volte più grandi.
Aumenteranno anche medici ed infermieri per 4 volte??? No!!!
Entro il 2050 si prevede che il 93% sarà morto e sotterrato e il 7% rimanente sarà scappato via… non si sa il perché.
Ci sarà solo la TELEMEDICINA gestita da IA.
Ah… state attenti quando andate in giro in qualsiasi parte perché il cambiamento climatico sta facendo strage e nessuno riesce a fermarlo
CHE FILM MERAVIGLIOSO …
Il cambiamento climatico e l’incidenza sulla salute: «Mortalità in aumento di quattro volte entro il 2050»
Si è svolto a Verona il convegno annuale dedicato alla medicina d’urgenza: «Anche i Pronto soccorso dovranno attrezzarsi davanti al cambiamento climatico»
l cambiamento climatico ha una relazione diretta con la salute. L’incidenza più diretta riguarda la mortalità, che si stima in aumento di 4 volte entro il 2050 e che quindi impone alle strutture sanitarie un adeguamento a partire dai Pronto soccorso». È quanto emerso giovedì 23 gennaio a Verona, nell’aula magna De Sandre a Borgo Roma, nel convegno annuale organizzato dal direttore del Pronto soccorso di Borgo Trento, dottor Ciro Paolillo, dal titolo “Cosa abbiamo imparato l’anno scorso”.
«La medicina di emergenza-urgenza – spiegano dall’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (Aoui) – sta già vivendo un continuo cambio di utenza che adesso sempre più spesso si occupa di anziani e di pazienti con patologie stagionali che sempre meno ricorrono alle vaccinazioni, ma anche nuove pratiche per avere il Pronto soccorso senza dolore nel trattamento di traumi. A tutte queste urgenze si stanno aggiungendo gli accessi per malattie causate dal cambiamento climatico (innalzamento della temperatura e qualità dell’aria): cardiorespiratorie, disturbi cognitivi e psicologici».
La medicina d’urgenza in Aoui
L’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona ricorda in una nota di assolvere ai bisogni sanitari emergenziali con due Pronto soccorso e un’Unità operativa complessa medicina d’urgenza a Borgo Roma. Il Ps di Borgo Trento ha «65 mila accessi l’anno» perché è anche Trauma center provinciale che quindi è hub per tutti i traumi gravi.
Il Pronto soccorso di Borgo Roma conta invece «38 mila» accessi annuali. Il reparto di Borgo Roma, con circa 1.000 ricoveri l’anno, ha 32 posti letto di cui 8 di terapia sub-intensiva inaugurati l’anno scorso. Qui vengono ricoverati pazienti acuti con problemi respiratori da sottoporre a ventilazione meccanica non invasiva e al monitoraggio dei parametri.
Il convegno annuale
Dal 2022, Aoui Verona organizza una sessione di incontri operativi per confrontarsi con le altre realtà italiane e fare il punto su «buone pratiche e le casistiche maggiori», portando nel capoluogo scaligero vari specialisti da tutta Italia. Anche questa quarta edizione è stata aperta agli specializzandi dell’Università di Verona per assistere alla discussione degli esperti sulle metodiche.
Al punto stampa erano presenti il dottor Ciro Paolillo direttore Pronto soccorso di Borgo Trento, il dottor Antonio Maccagnani direttore del Pronto soccorso di Borgo Roma, il prof, Domenico Girelli direttore Uoc di medicina d’urgenza di Borgo Roma e il dottor Andrea Bellone, già direttore del Pronto soccorso Niguarda di Milano. Ad aprire il convegno è stata la direttrice sanitaria dell’Aoui, la dottoressa Matilde Carlucci: «L’integrazione della nostra Azienda con l’università è un innegabile punto di forza, che su questo tema noi abbiamo ancor più valorizzato coinvolgendo gli specializzandi nei gruppi multidisciplinari per la stesura di percorsi diagnostici e terapeutici. Questo significa rendere più pratico il percorso formativo e per i medici approcciare insieme ai giovani le nuove tecnologie, fra cui l’Intelligenza artificiale, che oramai sono all’ordine del giorno nella pratica clinica. Un altro aspetto già in atto nei nostri Ps – ha evidenziato Carlucci – è l’umanizzazione delle cure, che significa mettere il paziente al centro con qualità dell’assistenza non solo sotto l’aspetto clinico ma anche umano».
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