Gli algoritmi, patrocinati dai colossi tecnologici, orientano le scelte, determinano le politiche pubbliche, prestano il fianco alle istanze dei regimi dittatoriali. In che modo, se esiste, tecnologia e politica potranno intrecciarsi e convergere per dar forma a un tessuto sociale corretto e stimolante?
l rapporto tra social e regimi non-democratici è diventato più complesso. La moderazione dei contenuti si pone ormai in chiave sinergica con le strategie politiche. Non c’è più solo mera censura o propaganda smaccata, sui social.
I regimi stanno sviluppando una politica sui nuovi media articolata, favorendo o non ostacolando la polarizzazione dell’opinione pubblica e la conseguente attenuazione dei diritti fondamentali; spingendosi così ben oltre la compressione del diritto alla libertà di espressione.
E, evidentemente, tanto si rivela compatibile anche con i modelli di business dei colossi tecnologici stessi, traducendosi in un complesso scacchiere di reciproche dipendenze e autoritarismi digitali da cui non sono immuni neppure le testate giornalistiche tradizionali.
Tutto allo stesso tempo, e in modo piuttosto indisturbato e non osteggiato, anzi, favorito da quadri regolatori e leggi.
Come scrive Fabio Chiusi in un bell’articolo intitolato “Il dilemma non sono i social media. Siamo noi”, le attuali regolamentazioni lungi dal costituire un valido deterrente alla mancanza di trasparenza e all’autonomia parapubblicistica dei poteri privati “si confermano piuttosto la causa prima e reale dell’incremento costante della censura online negli anni.”
Una cosa intanto è certa: gli attori statali e non statali continuano a sfruttare le opportunità create dal digitale per plasmare le narrazioni online, censurare i discorsi critici e costruirne nuovi sistemi tecnologici di controllo sociale.
Uno scenario complesso, che proviamo ad analizzare partendo dal quadro geopolitico e sulla base anche dei dati forniti da recenti report e studi incentrati sull’incidenza dei social nel nostro quotidiano, il livello di liberà di internet e l’impatto della disinformazione.
Articolo estrapolato da: https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/sovranita-informatica-la-strana-alleanza-tra-regimi-e-social-a-rischi-i-diritti-di-tutti/
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