Avv. Roberto Martina
Avvocati Liberi
Da LaVerità del 6 maggio emergono i verbali delle riunioni del CTS del 12 maggio ’21 attraverso i quali veniva poi decisa l’apertura dei cd Astra-day cioè quelli inaugurati per iniziare la somministrazione del vacc1no Astrazeneca, contro la precedente indicazione tecnica che li vietava, anche per la fascia di età under-50.
Per questa decisione Camilla Canepa (18 anni) ha pagato immediatamente con la sua vita (e a stretto giro l’hanno seguita il padre e il nonno, morti di crepacuore due settimane dopo) e a molti altri dopo di lei è toccata la stessa tragica sorte.
Lasciamo al lettore l’orrore e l’imbarazzo che suscitano la cialtroneria e la noncuranza per le vite dei cittadini espresse da questo consesso che invece a dire di Speranza sarebbero stati “i migliori scienziati italiani”.
Oltre al fatto che questi miserabili sapevano perfettamente che già a marzo ‘21 ben 13 Stati membri avevano sospeso le somministrazioni Astrazeneca, dai verbali del CTS viene fuori che a maggio ’21 questi luminari avevano a disposizione dati chiari (da Fra e Ger) che confermavano lo sbilancio del rapporto benefici/rischi, a sfavore dei benefici.
Tuttavia, sollecitati da Rezza (dir. gen. MinSalute e da Figliuolo, il CTS vergava una circolare pilatesca usata per autorizzare gli Astra-day.
Locatelli, Greco, Ippolito, Palù,… nessuna tra queste celebrità si esprimeva in modo netto sull’inopportunità di lasciar vaccinare con Astrazeneca le persone under-50 sebbene i dati a disposizione deponessero per il dovere di evitare rischi inutili. Solo Abrignani assumeva in tal senso una posizione abbastanza chiara.
E così, anche se i dati scientifici per vietare Astrazeneca erano già a disposizione, dopo ampia discussione l’ineffabile mandria del CTS li ha ignorati intenzionalmente.
Il resto è la tragica storia delle migliaia di persone che hanno riportato reazioni avverse gravi, gravissime e fatali a causa di Astrazeneca che conosciamo.
È la storia della fede ne LaScienza© e nelle “scelte tragiche del diritto”©.
La storia del “Non ti vaccini ti ammali muori” e del “non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione”.
“Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo” e tuttavia la verità processuale e costituzionale fatica (eufemismo) ad emergere mentre la storia e la cronaca hanno già assunto una verità derivante da fatti notori e certi dai quali si evincono chiare responsabilità penali e l’oscenità dello scaricabarile tra PdC, MinSalute, Cts, ISS, Aifa, Ema, Ue Commission etc etc etc
Insomma, se vogliamo dirlo in esametri, con questi politici©️ e scienziati©️eravamo “in un ventre di vacca” oppure per dirla anche in prosa senza giri di parole, eravamo (e siamo ancora)”in mezzo alla 💩”
… e mi si scusi l’elegante francesismo.
Fonte: https://t.me/avvocati_liberi
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