Dopo che l’Occidente si è illegalmente preso aziende e beni di russi, la Russia si prende aziende e beni di occidentali.
Era così difficile da prevedere?
Il bello è che questi cerebrolesi che se ne vengono fuori con queste genialate vogliono fare la stessa cosa con la Cina.
Art. corriere.it
Ariston, la Russia non cede: altre 21 aziende nazionalizzate, «la colpa è dell’Italia». Ira della Farnesina: «Intervenga Bruxelles»
L’ambasciatore russo: «TUtte le responsavilità sono dell’Itlia, che ha sacrificato gli interessi nazionali per partecipare a pericolose avventure geopolitiche». Tajani ha convocato per giovedì 2 maggio un tavolo con Confindustria
Non si allentano le tensioni sul caso della nazionalizzazione di Ariston in Russia.
L’ambasciatore russo a Roma, Alexey Paramonov, convocato oggi alla Farnesina sul caso Ariston, ha spiegato che la decisione di passare la quota del 100% di capitale sociale della Ariston Thermo Rus LLC alla gestione temporanea di JSC Gazprom Household Systems, sussidiaria di Gazprom, è una «risposta legale e adeguata ad azioni ostili intraprese dagli Stati Uniti e dagli altri Stati esteri che si sono uniti a loro».
Durante il colloquio con il segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia, Paramonov ha spiegato che questa è la modalità con la quale Mosca intende procedere nei confronti delle aziende degli Stati che hanno adottato sanzioni contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Il provvedimento del governo russo ha colpito anche un’azienda tedesca e sono oltre 21 le aziende per le quali sono già state avviate misure analoghe da parte di Mosca.
L’ambasciatore russo: risposta ad azioni ostili
L’ambasciatore russo ha ribadito che Mosca non intende fermarsi e che inizialmente il governo russo non sapeva che avrebbe colpito un’azienda italiana, dato che Ariston ha sede legale in Olanda. Il fatto che si tratti di un gruppo italiano comunque per il governo russo non fa differenza. «Mosca ha sempre attribuito particolare importanza alle proficue e reciprocamente vantaggiose relazioni commerciali ed economiche con l’Italia – afferma in una nota l’ambasciata della Federazione Russa in Italia – . La responsabilità per le conseguenze negative del loro deterioramento ricade interamente sulle autorità italiane che hanno sacrificato i reali interessi nazionali della Repubblica per partecipare a sterili e pericolose avventure geopolitiche anti-russe». Il riferimento, ovviamente, è al sostegno che l’Italia e l’Occidente stanno fornendo all’Ucraina in risposta all’invasione lanciata il 24 febbraio 2022 da parte della Russia.
Farnesina: «Forte disappunto»
Non si è fatta attendere la replica della Farnesina che esprime« il forte disappunto del governo italiano per tale inatteso provvedimento».
L’ambasciatore Guariglia «ha chiesto chiarimenti all’ambasciatore Alexey Paramonov sulle sue motivazioni, che non trovano fondamento nel diritto, tanto più considerando che esso è stato adottato nei confronti di un’impresa che ha uno storico radicamento nel Paese e che non ha alcuna connessione con l’attuale situazione di crisi internazionale. Egli ha altresì espresso al suo interlocutore l’auspicio che la Russia possa riconsiderare il provvedimento preso, essendo esso stesso qualificato da parte russa come temporaneo», si legge in una nota della Farnesina.
Il governo chiede all’Ue un provvedimento per tutelare le aziende
La Farnesina fa sapere che il ministro Tajani ha chiesto a Bruxelles di studiare un provvedimento per tutelare le imprese italiane ed europee interessate da analoghi atti di ritorsione da parte di Mosca. Anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante una conference call con il presidente di Ariston Group, Paolo Merloni, e l’amministratore delegato Maurizio Brusadelli, alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha illustrato l’azione che il governo italiano intende portare avanti insieme alla Commissione europea per tutelare le imprese italiane ed europee.
Tajani convoca un tavolo con Confindustria
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato per giovedì 2 maggio un «tavolo Russia» per proseguire il monitoraggio delle ultime decisioni assunte dal governo della Federazione russa sulle attività di aziende italiane in Russia, fa sapere in serata la Farnesina. Al tavolo, che verrà introdotto dal ministro Tajani, parteciperà il segretario generale del ministero, ambasciatore Riccardo Guariglia, assieme a rappresentanti di Confindustria, del mondo imprenditoriale e delle associazioni di categoria interessate, con i dirigenti dei ministeri coinvolti, oltre al ministero degli Affari esteri.
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