La donna, 41 anni, ha scelto la via del suicidio assistito per mettere fine alla sua sofferenza legata ad una grave e cronica malattia neurologica conseguente all’inoculazione di vaccini anti Covid
È morta a 41 anni, con suicidio assistito in una clinica in Svizzera, Katarina Pavelek, attrice e modella slovacca, da tempo affetta da una malattia neurodegenerativa grave.
La donna ha annunciato la decisione di mettere fine alla sua sofferenza, sui suoi canali Instagram, imputando i vaccini anti Covid quali colpevoli della sua malattia.
“Ciao ragazzi – ha scritto l’attrice sui social – negli ultimi 10 giorni mi sono ammalata gravemente, di nuovo costretta a casa incapace di fare molto. Il mio corpo è troppo debole per combattere questa malattia e non ho più forza così ho preso la decisione di porre fine alla mia vita, con l’associazione Pegasos in Svizzera. Mi è stata diagnosticata una malattia neurologica cronica incurabile ME/CFS causata dal richiamo dei vaccini Covid, in aggiunta al sospetto di SLA respiratoria. Questa malattia – ha continuato Pavelek – mi ha reso disabile, incapace di lavorare e avere una vita sociale e incapace di godermi tutto. La respirazione è diventata sempre più difficile e dolorosa per me e la mia funzionalità polmonare è diminuita. Grazie per tutta la vostra amicizia e il vostro sostegno durante l’ultimo anno. Il vaccino di richiamo che ho ricevuto più di un anno fa ha distrutto completamente la mia salute, il mio corpo e la mia vita. Non c’è altro modo per porre fine alla mia sofferenza se non la decisione che ho preso”.
Katarina Pavelek, un anno fa ha ricevuto la dose booster di vaccino Covid, poi è arrivata la malattia
La modella Katarina Pavelek ha ricevuto la dose di richiamo del vaccino Covid, più di un anno fa, convinta che sottoporsi a vaccinazione potesse migliorare il suo sistema immunitario.
Dopo il booster, a Pavelek è stata diagnosticata una malattia neurologica cronica incurabile nota come encefalomielite mialgica o sindrome da affaticamento cronico (ME/CFS), una malattia a lungo termine con una vasta gamma di sintomi che influenza le attività quotidiane, influendo sulla qualità della vita. A volte, questa malattia può costringere le persone a letto. La ME/CFS può peggiorare anche se chi ne è affetto, lavora troppo. A questa, si è aggiunto anche il sospetto che l’attrice fosse affetta da SLA respiratoria, una malattia neurodegenerativa che indebolisce i muscoli responsabili della respirazione e della deglutizione.
Il racconto della sofferenza sui social
La donna ha in questi mesi condiviso sui social le tappe della sua malattia che l’hanno poi portata a optare per il suicidio assistito. Solo 4 giorni fa, poco prima di addormentarsi per sempre, aveva scritto: “Nessuno ti dice che soffrirai quando diventerai disabile o malato cronico. È previsto quando muore una persona cara, ma non te lo aspetti quando sperimenti una malattia cronica o una disabilità. Il processo è lo stesso. I sentimenti sono gli stessi. L’unica differenza è che invece di morire una persona cara, è come se fossi morto tu. La tua vita, le tue speranze, i tuoi sogni, i tuoi progetti. Chi eri e chi volevi essere. Tutto. Tutto è cambiato per sempre”.
Nel corso della sua malattia, Katarina Pavelek ha sempre condiviso sui social immagini e notizie di persone che, come lei, avevano subito danni da vaccino. Nonostante le numerose condivisioni e testimonianze di persone che si dicono danneggiate a seguito di inoculazione del vaccino Covid, il CDC sostiene che i vaccini sono “sicuri ed efficaci” e che gli effetti collaterali negativi sono “rari”.
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