La chiamano “graduale dismissione“ ma è un gravissimo e reale pericolo per noi cittadini. Il decreto che rende eterno il greenpass (Gazzetta n. 70 del 24 marzo 2022) rischia di passare nel silenzio-assenso del Parlamento, compromettendo definitivamente l’equilibrio del rapporto tra Stato e suoi abitanti.
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Il pericolo
L’utilizzo del Greenpass anche un solo giorno oltre il 31 marzo sancisce nei fatti la normalizzazione del lasciapassare che controlla le nostre attività quotidiane. Uno strumento potentissimo, che mai il nostro Stato ha avuto nella storia, in grado, in un attimo, di disattivare la vita di un cittadino da tutte le sue espressioni umane: lavoro, istruzione, socialità.
L’azione di Bassano del Grappa
Giovedi 24 marzo 2022, con 15 voti positivi e 9 negativi, Bassano del Grappa ha chiesto formalmente al Governo di abrogare le certificazioni covid-19 con la cessazione dello stato di emergenza. Non solo: chiede anche di intervenire legislativamente affinché l’utilizzo di tale strumento straordinario non sia ammesso in via ordinaria. Una richiesta quasi ovvia per uno Stato democratico, ma non così tanto in Italia, dove il Governo ha deciso di rendere eterno il lasciapassare, scollegandolo definitivamente dall’emergenza che lo ha generato e giustificato fino ad oggi.
Ora, l’espressione dell’ottava città del Veneto sarà inoltrata agli enti superiori, a partire dalla Regione Veneto, all’Anci e alle associazioni di categoria.
Qui il post che ho fatto, felice, la sera stessa della votazione
E nel tuo Comune?
Se il Governo trascende dai suoi stessi poteri, gli Enti comunali, i più vicini alla vita dei cittadini, hanno il dovere di riportare nei ranghi l’Istituzione superiore. Anche il tuo Comune può esprimere la propria posizione in merito. SCARICA LA MOZIONE DA PERSONALIZZARE
Presentazione
L’intervento con cui ho presentato la mozione prima di metterla ai voti.
“Gentili colleghi,
innanzitutto vi ringrazio per l’attenzione che darete al tema che stiamo per affrontare in aula.
Per due motivi:
- Perché le sensibilità sono diverse. Io stessa sono consapevole di essermi esposta in maniera forte su questo strumento ma difendo strenuamente il diritto di chiunque, specialmente in questa aula, di esprimere una posizione opposta alla mia. È quel tipo di dialogo che dà senso all’esistenza del parlamento, sia esso statale o cittadino. Con questo testo nessuno di noi è chiamato a giudicare lo strumento, ma a chiedere che esso termini con la fine dello stato di emergenza. Vi ringrazio quindi per leggerlo e affrontarlo concentrandoci sul punto in questione.
- Perché siamo tutti estremamente stanchi, come cittadini in primis, dopo due anni di tensioni continue e ora sollecitati dalla minaccia di una guerra di proporzioni mondiali. Discutere questa mozione, stasera, richiede molta fatica.
Chi mi conosce sa il valore che, come voi colleghi, do all’aula consiliare non solo di questa città, ma in generale di tutti i Comuni. Ritengo che le amministrazioni comunali, rispetto alla struttura su cui si sorregge la nostra democrazia, siano la voce più vicina alla vita dei cittadini. Siamo insostituibili nel meccanismo democratico in quanto enti che più di tutti possono rilevare gli effetti delle scelte compiute a livello di superiore, come regione o governo. È nostro dovere quindi, oltre alle tematiche prettamente amministrative, fornire un segnale agli enti superiori, qualora necessario.
Quale segnale si vuole quindi dare con questa mozione?
Stiamo per esprimerci sulla richiesta al Governo di abrogare le certificazioni verdi COVID-19 a decorrere dalla cessazione dello stato di emergenza.
Lo facciamo anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Consiglio dei Ministri, in cui il Premier ha anticipato una serie di tappe che riguardano l’utilizzo del Greenpass oltre il 31 marzo.
Il Decreto Legge, che è stato votato e presentato dal Consiglio dei Ministri, entro 60 giorni dovrà essere votato in Parlamento per la ratifica, pena l’annullamento.
è quindi il momento esatto e più appropriato per dare un segnale alle istituzioni superiori. Un segnale che, indipendentemente dalle nostre opinioni personali sul Greenpass e sulla validità che può avere avuto nella gestione dell’epidemia, credo ci veda concordi nel ritenere che UNO STRUMENTO STRAORDINARIO, introdotto e sostenuto da una motivazione di emergenza, uno strumento dall’innegabile impatto sulla società, NON POSSA TRASFORMARSI IN UNO STRUMENTO ORDINARIO.
Consapevole che questo può essere un gesto politicamente impegnativo per le minoranze, ringrazio per ciò che vorranno fare affinché questa votazione possa avvenire all’unanimità.”
La votazione
Grazie ai colleghi della maggioranza per aver accolto questa discussione d’aula, in particolare i colleghi che hanno sostenuto la mozione, con il voto e con gli interventi. Mi dispiace per il voto contrario delle minoranze, a cui avevo chiesto la possibilità di una unanimità ma dai quali avrei apprezzato anche una astensione. Soddisfatta di questo piccolo grande gesto di democrazia espresso dal mio comune.
Favorevoli: Ilaria Brunelli, Roberto Gerin, Gianluca Pietrosante, Lucia Fincato (firmatari), Giulia Tulini, Paolo Bertuzzo, Marina Bizzotto, Stefano Facchin (Presidente del Consiglio), Antonio Guglielmini, Giada Pontarollo, Nicola Schirato, Riccardo Torre, Marco Vidale, Mauro Zen, Elena Pavan (Sindaco).
Contrari: Paola Bertoncello, Roberto Campagnolo, Chiara Campana, Giovanni Battista Cunico, Erica Fontana, Riccardo Poletto, Anna Taras, Bruno Trevisan, Angelo Vernillo.
Fonte: https://ilariabrunelli.wordpress.com/2022/03/26/bassano-dice-stop-greenpass/
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