Il fine di questa causa è quello di far riconoscere da un Tribunale che:
- i vaccinati si ammalano e si contagiano e che sono, quindi, fonti di contagio per gli altri esattamente come i non vaccinati;
- i non-vaccinati tamponati non possono essere pericolosi, in quanto sono gli unici soggetti costantemente monitorati;
- la finalità dichiarata di ridurre i contagi del D.L. non ha fondamento scientifico;
- il D.L. è strumentalmente punitivo nei confronti di coloro che liberamente scelgono di non vaccinarsi;
- la somministrazione del vaccino anti-Sars-CoV-2 non può che aver luogo su base volontaria e non può pregiudicare le libertà fondamentali riconosciute dalla Costituzione, dal diritto europeo e dai Trattati internazionali;
CONSEGUENTEMENTE:
- chiedere che il Giudice accerti che il D.L. ha natura discriminatoria;
- chiedere che il Giudice accerti che i diritti fondamentali dei ricorrenti alla “fruizione dei servizi, allo svolgimento delle attività e agli spostamenti” non possono ritenersi compressi dal D.L.;
- chiedere il risarcimento dei danni patiti quale effetto dell’emanazione del D.L..
La causa verrà proposta con ricorso d’urgenza al Tribunale ordinario e sarà decisa entro pochissime settimane.
Chi può aderire
Tutti coloro i quali sono in prima persona danneggiati dall’imposizione dell’obbligo vaccinale e dall’imposizione del GP possono intervenire nella causa. La causa è aperta indiscriminatamente a tutti coloro i quali sono stati colpiti in questi mesi dagli effetti dei citati decreti-legge, ivi compresi i minorenni (in questo caso la procura dovrà essere sottoscritta da entrambi i genitori).
Costi e modalità: https://santalex.eu/causa-collettiva-super-green-pass
CAUSA INDIVIDUALE CONTRO L’OBBLIGO VACCINALE SUL LUOGO DI LAVORO PER IL PERSONALE SCOLASTICO E AMMINISTRATIVO SANITARIO
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