Donald Trump è il presidente degli Stati Uniti d’America per volontà di Dio? E’ una domanda che in molti si stanno ponendo da quando padre Giacomo Capoverdi, nel 2017, ha pubblicato un video nel quale racconta il suo incontro con l’eremita e mistico Tom Zimmer. P. Capoverdi è un sacerdote di origini italiane appartenente alla Congregazione dell’Immacolata Concezione, incardinato nella diocesi di Providence, Rhode Island, Parrocchia di Sant’Agostino e, nel video, racconta che un suo amico medico italiano, Claudio Curran, negli anni ’80 gli disse che al suo prossimo viaggio a Roma sarebbe dovuto andare a Loreto a trovare Thomas Zimmer, un eremita laico e mistico cattolico di origini americane, il quale aveva predetto, oltre 30 anni fa, che Donald Trump sarebbe diventato il Presidente degli Stati Uniti d’America e che, per il suo mandato, sarebbe stato protetto dalla mano di Dio per salvare l’America e liberare il mondo dalle tenebre del male. Zimmer disse queste testuali parole nel 1983 a p. Capoverdi: <c’è un uomo che proprio ora, negli Stati Uniti, ha la mano di Dio su di lui … e Dio lo userà in futuro come Presidente degli USA, il suo nome è Donald Trump>.
Tanti anni fa quella profezia veniva poco creduta ma, oggi, assume una verità storica di grande valore escatologico e spirituale. Questo fatto destò l’interesse di un altro sacerdote, p. Bret Thoman che scrisse in tal senso un articolo il 3.6.2017, pubblicato sul suo blog postando anche il video di p. Capoverdi. Sempre nel 2017 è stato pubblicato anche il libro “God and Donald Trump” di Stephen E. Strang dove si ripercorrono alcuni passaggi raccontati nel video di p. Capoverdi che ha avuto migliaia di visualizzazioni.
http://stfrancispilgrimages.com/blog/tom-zimmer-the-hermit-of-loreto
P. Bret è un francescano che, a quel tempo, stava proprio a Loreto e si interessò su Tom Zimmer, andando alla ricerca di sue notizie, chiedendo ai frati francescani della Basilica di Loreto e, nel marzo 2017, fece visita al dott. Antonio Leonardo Montuoro, Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ed anche un laico consacrato all’Ordine Francescano Secolare di Loreto il quale, gli rispose che non era sorpreso di questa premonizione su Donald Trump, perché Thomas, spesso, aveva fatto tali dichiarazioni privatamente, seppur solo a persone che conosceva e delle quali si fidava spiritualmente.
Montuoro era stato per oltre 20 anni il presidente della Casa di Riposo e Residenza Protetta “Oasi Ave Maria”, sita a Loreto, dove Tom Zimmer era ospite da molti anni, fino al 25.09.2008, giorno in cui ripartì per tornare in America all’età di 82 anni, fortemente voluto e desiderato dai suoi parenti che lo ospitarono in una Casa di Riposo per Veterani di guerra. Thomas partì convinto e felice, ma dopo circa 6/8 mesi, la nostalgia di Loreto prevaleva su tutto, telefonando a Montuoro per sapere se poteva ritornare a Loreto ed essere ancora ospitato nella Casa di Riposo. Thomas ricevette una risposta affermativa anche se, vista la veneranda età, la sua ripartenza era condizionata dalla volontà dei parenti.
Purtroppo, Tom Zimmer morì il 10.09 2009 in America. La sua morte fu ricordata con una Santa Messa nella cappella della Casa di Riposo di Loreto e con un necrologio sul giornale “Il Messaggero della Santa Casa di Loreto”, pubblicato nel n° 2 del febbraio 2010, così riportato: <In memoria di Tom Zimmer. Diamo annuncio della morte del devoto zelatore della Congregazione Universale della Santa Casa di Loreto Mr. Tom Zimmer, di nazionalità americana, avvenuta in data 10 settembre 2009, alla veneranda età di 83 anni…Lo si vedeva spesso pregare devotamente in Santa Casa, dove
trascorreva gran parte del suo tempo a Loreto. Un uomo colto e profondamente devoto…>. Tom che in realtà a Loreto era conosciuto come Thomas – ci tiene a precisare Montuoro – ha ricevuto un secondo spazio nello stesso giornale “Il Messaggero della Santa Casa di Loreto” sul numero 4 del 2018, commemorandolo con queste parole: .
Thomas era un uomo di profonda preghiera, un carattere mite, silenzioso e poco esigente – ricorda Montuoro– Spesso venivano amici a prenderlo la mattina per riportarlo la sera rientrando intorno all’ora della cena, venendo ospitato spesso a pranzo sempre dagli amici, ma il maggior tempo amava trascorrerlo nella Basilica della Santa Casa, partecipando alle cerimonie eucaristiche, incontrando pellegrini, pregando e distribuendo immagini religiose che riusciva a procurarsi da amici che lo rifornivano con devozione.
Thomas raccontava con molta riservatezza le sue profezie e, un girono – ricorda Montuoro – mi recai nella sua camera, perché l’addetta alle pulizie si era lamentata che vi erano molti libricini di preghiera e immagini religiose sia sui mobili che sotto il letto, rendendo difficile effettuare le pulizie quotidiane. Pregammo prima e poi parlammo a lungo, giusto per potermi poi introdurre nel problema che gli feci presente e, a malincuore, Thomas accettò di trasferire i molti libretti di preghiera e le tantissime immagini ricevute in quei giorni, nei locali di deposito posti al piano terra, rimanendo il tutto a sua disposizione per l’occorrenza. Era tanto devoto che ogni immagine ed ogni libretto di preghiera erano per lui una fonte di devozione e di divulgazione della parola di Dio. Pregava tanto e con profonda devozione, lo si vedeva in Basilica sempre chinato o inginocchiato nella Santa Casa di Loreto, attirando involontariamente l’attenzione dei pellegrini per il suo sorriso e lo sguardo dolce e accogliente sforzandosi a sollevare il capo, alzando un po’ la schiena ormai piegata da una vistosa e caducea postura, accentuata dall’anziano ed esile corpo, che però, esaltava l’alta statura di Thomas.
Mi confidò un giorno della sua premonizione, che oggi è una profezia che si adempie su Donald Trump – prosegue Montuoro – dicendomi Thomas, che nel 1983, in occasione del Giubileo della Redenzione indetto da Giovanni Paolo II, sentì la necessità di acquistare un mattone della Porta Santa in Vaticano, facendo incidere il nome di Donald John Trump. Devo essere sincero – afferma Montuoro – non diedi molto peso a questa premonizione perché quando mi fece la confidenza, nei primi anni del 2000, non destava interesse il nome di Trump, conosciuto più per essere un uomo d’affari che un uomo di Dio. Ma il tempo ha dato ragione all’illuminato profeta adempiendosi appieno la sua visione, rafforzata da quei segni religiosi a cui spesso, Trump, fa riferimento, sorretto da sua moglie che, in qualità di First lady, ha molto colpito allor quando, nel 2017, nel primo intervento pubblico del neo Presidente, Melania ha preso la parola recitando il Padre Nostro,dichiarando: «Mi impegnerò pubblicamente per tutte le donne e i bambini del mondo».
Ho scritto in questi giorni in Vaticano alla Fabbrica di San Pietro e al Vicariato – afferma Montuoro – per risalire al quel mattone ordinato da Thomas. Anche se non sarà necessaria alcuna prova sulla profezia ormai adempiuta, sarà lunga e difficile la ricerca, ma mi impegnerò personalmente per ritrovare traccia di quel mattone del 1983, con incisa la scritta profetica: “Donald John Trump”.
Thomas Zimmer durante la sua permanenza a Loreto, conobbe nella Casa di Riposo un anziano Gran Precettore dei Cavalieri Templari, anch’egli ospite dal 2006 e, questi, aveva conservato per decenni il Santo Graal in opalina di vetro che, guarda caso, voleva donare proprio al Presidente degli Stati Uniti, a condizione che egli avesse promosso e praticato la pace nel mondo. Scrisse anche il 21 marzo del 2007 una mail a John Kerry dicendo che come Templari italiani avrebbero sostenuto anche economicamente il futuro candidato alla presidenza, a patto però, che assumesse impegno di praticare la pace e non più la guerra. A rispondergli fu Ted Kennedy nella sua qualità di incaricato alla campagna elettorale congressuale. Il Gran Precettorefece, in tal senso, anche alcune interviste che vennero riprese sui giornali dell’epoca ma, a quel tempo, evidentemente, non era stato ancora eletto quel presidente “voluto e scelto da Dio” per promuovere la pace nel mondo
L’Anziano Cavaliere Templare morì a Loreto nel 2011 nominando a vita un Custode del Santo Graal. Il Sacro Calice venne recuperato nel 1963 con l’aiuto di papa Giovanni XXIII e, nel 2000, in occasione del viaggio a Gerusalemme, papa Giovanni Paolo II volle portare con se il Sacro Calice per una Santa Messa nel Cenacolo e per una prova divina sul Golgota, restituendolo al suo ritorno per essere custodito segretamente, fino alla fine dei Tempi che precedono la Parusia.
Una sera del 2017, il Cavaliere e Zimmer, si intrattennero nel salone della Casa di Riposoparlando del Santo Graal e della profezia di Thomas fatto che, in precedenza, aveva già raccontato al Cavaliere Templare. Per caso – conferma Montuoro – ero li presente intrattenendomi con i due personaggi spiritualmente toccati nella loro missione, seppur per vie diverse e per volere dello Spirito Santo. Ebbene – ricorda Montuoro – l’ anziano Cavaliere Templare esclamò che il Santo Graal bisognava metterlo a disposizione del futuro presidente degli Stati Uniti, non appena si sarebbe adempiuta la profezia, ricevendo il pieno consenso e la benedizione di Thomas.
Sarà un caso guidato dall’alto, ma da poco è uscito nelle librerie il libro “La Profezia del Santo Graal” autore proprio il francescano Cav. Antonio Leonardo Montuoro che descrive quel Sacro Calice conservato insieme alla Boccetta in opalina di vetro di Giuseppe d’Arimatea dove raccolse sul Golgota il sangue di Cristo crocifisso e, nel trattare della Teo Intelligence, affronta tutte le tematiche legate al Deep State, alla corruzione dilagante e alla scandalosa pedofilia, il tutto in linea con le parole della First Lady Melania. ( www.laprofeziadelsantograal.it )
Nel libro si affrontano varie tematiche sulla pace e la spiritualità, legata proprio al Santo Graal che, in questi tempi escatologici, potrebbe veramente essere messo a disposizione di Donald Trump e, in caso di rielezione a novembre 2020, questo sarà il segno inequivocabile di una profezia non solo adempiuta, ma che riconferma la ferma “Volontà della mano di Dio” verso questa umanità smarrita. Una eventualità che, se si compirà, ha già avuto la condivisione e l’approvazione dell’attuale Custode del Santo Graal che, con gran fervore, metterebbe a disposizione il Sacro Calice per una Santa Messa di riconciliazione e di redenzione, in onore della rinnovata missione del Presidente USA, possibilmente concelebrando, con la presenza dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, alla luce della recente lettera/appello inviata a Trump, nella quale già anch’egli riconosce all’uomo e al Presidente, un valore spirituale e una missione divina.
Fonte: mediterraneinews.it
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