Comportamento da tenere davanti le forze dell’ordine
1)Evitate qualsiasi frase offensiva, che leda l’onore e il prestigio della divisa. Si deve trattare di un’espressione talmente forte da non rientrare nel normale diritto di critica, che invece tutela la nostra Costituzione. La frase deve essere pronunciata in un luogo pubblico o aperto al pubblico. In casa non vostra non è reato. Inoltre, a sentire la frase offensiva ci devono essere almeno due persone, diverse da voi e dal poliziotto. Quindi, se siete solo voi e un poliziotto, e non ci sono passanti per la strada che possono sentirvi, o questi sono comunque lontani da voi, non commettete l’oltraggio a pubblico ufficiale.
2)Rivolgersi a un poliziotto avvisandolo di non oltrepassare i confini dei poteri che gli sono attribuiti è del tutto legittimo. Non è neanche reato dirgli «Stai commettendo un abuso d’ufficio» È invece assolutamente vietato insinuare minacce velate come «Lei non sa chi sono io» oppure «Te la farò pagare». Secondo la Cassazione in questi casi, scatta il reato di minaccia. Ad esempio, dire «Bravo bravo» al poliziotto e magari applaudirlo senza fiatare costituisce, secondo la Cassazione, reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Non si può certo mandare a qual paese il poliziotto con il dito medio o altre espressioni delle braccia assai eloquenti secondo il gergo popolare. Allo stesso modo, secondo la Cassazione, sputare a terra vicino al vigile è reato.
3)Se un agente di polizia vi ferma per strada e vi chiede di identificarvi, dovete fornirgli le tue generalità . In altre parole, siete tenui per legge a dirgli almeno nome, cognome e residenza.Non siete obbligati a portare un documento d’identità: di conseguenza, la polizia non può obbligarvi a mostrare questi documenti. Ricordate bene: non mettete mai le “mani addosso” a un’autorità, nemmeno se lo fate in maniera amichevole, ad esempio con una pacca sulle spalle.
4) Per legge, nel caso in cui la polizia vi fermi siete obbligati solamente a identificarvi, ad ogni altra domanda potete rifiutarvi di rispondere. I vostri diritti, tra i quali c’è, per l’appunto, quello a rimanere in silenzio e a non rispondere ad alcuna domanda.
5) Cosa fare se la polizia vi intima di allontanarvi dal luogo pubblico in cui ti trovate è presto detto.Non è mai possibile ordinare l’allontanamento da un luogo pubblico nel caso in cui si stia manifestando legittimamente e civilmente (ad esempio, per questioni politiche) o si stia prendendo parte a uno sciopero.
6)Se ritenete di essere stati maltrattati mantenete la calma, segnatevi il numero di matricola dell’agente, il suo nome o altro elemento identificativo; meglio ancora se hai dei testimoni. Per quanto riguarda le generalità dei poliziotti, in realtà essi non sono tenuti a fornirle, ma quando sono in servizio esibiscono il tesserino o laplacca di riconoscimento, cioè quella che li identifica mediante numero di matricola.
7)Per quanto riguarda gli agenti in borghese, la legge dice che il personale delle forze armate autorizzato a svolgere il servizio d’istituto in abito civile (in pratica, in borghese), nel momento in cui debba far conoscere la propria qualità o allorché l’intervento assuma rilevanza esterna, ha l’obbligo di applicare sull’abito in modo visibile una placca di riconoscimento e di esibire la tessera di riconoscimento, ove richiesto.
Fonte: avvocatoinfamiglia.com
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