Pensate ancora che mascherine, tamponi, guanti, etc. servano per la vostra salute?
L’emergenza Covid è prima di tutto sanitaria, ma da subito si è rivelata essere anche economica, sia per i cittadini che per le finanze pubbliche. Un report dell’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) mostra come fino a fine aprile le sole regioni abbiano speso 2 miliardi e 567 milionidi euro aggiuntivi proprio per la pandemia, cui vanno aggiunti 3 miliardi e 221 milioni spesi centralmente da Consip, dal Commissario per l’Emergenza, dalla Protezione Civile.
Tre quarti degli esborsi sono stati per le mascherine, solo il 10% per ventilatori e tamponi. Ma il dato più interessante riguarda la differenza di spesa tra le diverse regioni italiane, soprattutto in proporzione al peso dell’emergenza in termini di contagiati e di tamponi effettuati. E’ ovvio che queste variabili, la spesa, i contagi, i tamponi, non sono collegabili in modo perfetto, si acquistano mascherine in modo preventivo, così come ventilatori. Tuttavia dividere le somme erogate per gli infetti e i test effettuati è anche un metodo per affermare quanto questi ultimi siano costati e quanto le regioni siano state efficienti.
Quella che ne esce peggio è la Campania, che risulta avere speso cifre altissime in paragone alle dimensioni effettive dell’emergenza, 337 milioni e 245 mila euro, poco meno dei 391 milioni e 141 mila della Lombardia, che ha due terzi degli abitanti in più, ma soprattutto che ha avuto molti più contagiati.
La spesa per contagiato, regione per regione
Se il calcolo viene fatto in rapporto ai contagi la Lombardia appare ancora più virtuosa. Con 5.178 euro per positivo è quella che ha speso meno dopo Valle d’Aosta e Molise, rispettivamente con 3.938,5 e 4.855,8 euro. Lontanissima la Campania, con 76.308 euro per ogni contagio. La media italiana è di 12.492,7 euro, e viene superata da ben 12 regioni, in particolare del Centro-Sud. Infatti dopo la Campania in questa speciale classifica ritroviamo con 40.280 e 36.828,2 euro al secondo e terzo posto Toscana e Sardegna.
Chiaramente pesa il fatto che per il limitato numero di tamponi e soprattutto il lockdown il Mezzogiorno e parte del Centro fossero stati apparentemente risparmiati dal virus durante la prima ondata primaverile. Calcoli più completi potranno essere fatti alla fine di tutta la pandemia, quando sarà disponibile un vaccino.
Il Molise la regione con minore spesa per tampone
La Campania ha speso 4.434,6 euro per ognuno dei 76.108 tamponi effettuati fino al 30 aprile, e 76.308,4 euro per ognuno dei 4.423 contagiati nello stesso periodo. Se guardiamo in particolare ai tamponi questi rapporti ci dicono anche quanto la spesa sia stata efficiente nel produrne in numero sufficiente. Come sappiamo nella fase più cruda dell’emergenza uno dei principali problemi era la carenza di test, che portavano a sottostimare i contagi reali. Dopo la Campania sono state Toscana e Liguria le regioni in cui si è speso di più in proporzione ai tamponi effettuati, con 2655,6 e 2280,6 euro per ognuno. Al contrario in fondo alla classifica appaiono Calabria, Umbria e Molise, che in generale hanno fatto pochi test, ma è che hanno anche speso meno che altrove, così a fine aprile gli euro erogati per tampone erano rispettivamente 432,9, 240,1 e 224,5.
La Lombardia, la regione maggiormente sotto i riflettori, si ritrova a metà classifica. Ha versato 1040,3 euro in proporzione a ogni tampone fatto, comunque meno della media nazionale di 1296,9 euro, una media chiaramente trascinata in alto dalla Campania.
Fonte: truenumbers.it
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