Amiche e amici, calma, via ogni isterismo. È indubbiamente un mondo difficile, il futuro è incerto e sempre più rari sono i momenti di gioia. Dovremmo rielaborare i testi delle canzoni per renderle coerenti con il periodo che viviamo. Tuttavia, vi è luce in fondo al tunnel.
Ne usciremo
Segnali importanti ci dicono che siamo vicini alla fine, alla loro fine. Alla fine del dominio delle élite.
Esse vivono ed esse si arroccano nei palazzi. Esse non cercano più il bagno di folla, che rischia sempre di più d’essere un bagno di sangue, il loro. Esse cercano riparo. Cercano mura. Si sono murate vive e sempre più tenderanno a fuggire dalle moltitudini. Esse brancolano tra un club ed un privè, sempre in fuga, sempre in agitazione, sempre con la paura di incappare in una folla. È la dimensione interiore di chi si è messo contro il popolo. Ora l’élite cerca nuove strategie e rispolvera stellari cognomi da proporre come pastori per riportare le pecore all’ovile. Tentativo disperato di salvare il privilegio, la casta, il regime. Ma tentativo inutile, perché il risveglio della coscienza di milioni di uomini e donne ha cambiato le carte in tavola e le regole del gioco. Così, milioni di sordi al sibilo del pifferaio magico di turno marciano verso la conquista della libertà. Mille bandiere avanzano ed i poteri crollano.
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